L’Agenzia si comporta da matrigna e penalizza i propri dipendenti, con disparità di trattamento.
Nei giorni scorsi, con poco preavviso, le colleghe ed i colleghi vincitori della procedura di passaggio di Area sono stati convocati dagli uffici di appartenenza per firmare i nuovi contratti di lavoro, in una sede individuata dal datore di lavoro. In tale occasione, il tempo di viaggio e ovviamente quello di presenza presso la sede è stato riconosciuto e classificato nei sistemi come “assenza giustificata” tuttavia senza attribuzione del buono pasto e senza, di conseguenza, attribuzione del salario accessorio. Tenuto conto che i colleghi sono stati convocati dal datore di lavoro presso una sede discrezionalmente da questi individuata per un adempimento inerente il rapporto di lavoro, non si comprende e ancor più non si giustifica per quale ragione ai fini “economici” (buono pasto, FRD) il tempo impiegato non venga considerato quale attività lavorativa richiesta dall’Amministrazione e quindi parificato a tutti gli effetti al tempo di lavoro. L’Amministrazione, così, “sanziona” ingiustamente i colleghi creando una disparità, poiché chi si trovava già nelle sede scelta dall’Amministrazione non è stato obbligato a spostarsi e quindi non ha perso il buono pasto a differenza degli altri a cui l’Amministrazione non ha dato alternativa ed ora li penalizza. A ciò si aggiunge la cessazione dei contratti di lavoro agile e telelavoro e la lentezza con cui non vengono rinnovati, con disagi alla vita personale e familiare dei colleghi e delle colleghe interessate. In allegato trovate la nota che abbiamo inviato al dott. Dorello ed alla dott.ssa Caggegi, perché si rimedi a tale decisione sbagliata. |