Il personale museale di Zètema è in stato di agitazione. La partecipata del Comune che si occupa di servizi alla cultura non sta rispettando l’accordo siglato a gennaio per supplire alla ormai annosa carenza di organico.
Il freno alle assunzioni è legato, come per tutte le partecipate, al superamento della delibera 58/2015 sulle esternalizzazioni, uno dei punti aperti della vertenza anche per Ama.
In azienda, con l’accordo dello scorso gennaio, si è decisa la possibilità di ampliare l’orario di lavoro al personale assunto part time, su base volontaria, recuperando risorse dal personale in uscita. La graduatoria, però, non scorre. E i turni vengono coperti dal personale full time, ricorrendo agli straordinari, in palese violazione di norme contrattuali.
“La situazione è paradossale – denuncia la Fp Cgil di Roma e Lazio – troppo carico di lavoro per alcuni e nessuna possibilità di aumentare l’orario a chi è part-time. Non si rispettano gli accordi e per lavoratrici e lavoratori ne deriva un danno anche economico e una perdita di salario netta, considerato anche il ritardo dell’azienda nella sostituzione dei buoni pasto, nonostante che, dopo la risoluzione della convenzione tra Consip e QuiTicket, le amministrazioni abbiano da tempo tutti gli strumenti per procedere.
Si continua, poi, ad utilizzare il personale della società esterna, denunciata a fine agosto all’ispettorato del lavoro perché non in regola con le norme sul lavoro.
“Così non può andare – conclude la Fp Cgil di Roma e Lazio – Comune e partecipata devono dare risposte concrete, e subito, accelerando sulla modifica della delibera e ripristinando gli accordi aziendali, nel rispetto delle norme e dei contratti. In caso contrario, arriveremo alla proclamazione dello sciopero di tutti i dipendenti”.