Il 20 settembre si è tenuto un incontro da remoto con oggetto “premio di produzione”. L’Ammistratore Unico non ha partecipato alla riunione che è stata invece tenuta dalla “professionista a supporto dell’Amministratore Unico per le Relazioni Industriali”.
L’Azienda ha aperto l’incontro chiedendo la posizione delle OO.SS. sul testo inviato per la definizione del premio di produzione . La Cgil ha appreso – dopo aver dovuto ripetutamente insistere – che ancora non è stata calendarizzata l’assemblea del Socio per l’approvazione del Bilancio. Nel chiedere senza ancora ottenere riscontro – per la terza volta – l’ammontare delle risorse stanziate per il premio del 2021, questa Organizzazione ha ribadito la propria indisponibilità a condividere il documento in assenza di qualunque avvio di trattativa che, per essere tale, sarebbe dovuta partire dallo stanziamento dello scorso anno incluso l’addendum percepito da coloro che avevano garantito la propria presenza durante le attività di presidio.
Nel brevissimo incontro, che ha registrato l’indisponibilità anche delle altre Organizzazioni a sottoscrivere un accordo, la Cgil ha inoltre denunciato il mancato confronto sul Piano Gestionale che dovrà essere presentato insieme al Bilancio. La Cgil ha infatti ricordato a chi oggi rappresentava l’Azienda che quanto ci è stato illustrato lo scorso febbraio conteneva diversi errori e mancanze, motivi sufficienti a fermare scelte incautamente intraprese dall’Azienda – come le due posizioni di quadri messe a bando. Nessun altro documento è stato mai ripresentato al tavolo sindacale. A chiusura dell’incontro, la Cgil, attraverso la sua RSU ha manifestato ancora una volta il proprio dissenso rispetto alla somministrazione al personale delle schede di valutazione riproponendo le medesime criticità già ampiamente esposte da oltre due anni.
Con una serie di infelici affermazioni l’Azienda ha ritenuto le OO.SS. “non in grado di argomentare le criticità”. A tale offensiva dichiarazione la Cgil ha rammentato come le lettere inviate su questo e su tutti i molteplici altri argomenti siano rimaste sempre senza riscontro. Che all’evidente manifesta volontà aziendale di non arrivare ad un confronto proficuo con chi rappresenta con serietà i lavoratori, si preferisca rispondere con l’insulto non si era ancora mai visto.
Da parte di chi scrive restano i fatti incontrovertibili: gli avvenuti trasferimenti coatti, le contestazioni disciplinari avviate, e le telefonate minacciose di mancata corresponsione del prossimo premio che più di un lavoratore ha ricevuto, saranno per noi battaglie da perseguire con maggiore impegno.
L’incontro si è chiuso con la dichiarazione dell’Azienda su un prossimo aggiornamento a seguito dell’approvazione del bilancio che, per chi scrive, sta diventando un modo surreale per rinviare i tavoli sindacali ad un tempo indefinito.
Non ritenendo che grandi novità possano intervenire da qui ai pochi giorni che sanciranno la fine della consiliatura, restiamo in attesa di verificare se effettivamente ci saranno ulteriori confronti, invitiamo comunque tutte le lavoratrici ed i lavoratori a segnalare criticità o chiedere tutti i chiarimenti necessari ai delegati di posto di lavoro.
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