La Fp Cgil il 7 settembre ha scritto al Dipartimento di Roma Capitale competente per Turismo, Formazione Professionale e Lavoro e a alla Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale per richiedere l’attuazione delle procedure di verifica e controllo per il personale impiegato presso l’Area Archeologica dei Fori imperiali e Mercati di Traiano.
“La Fp Cgil chiede la predisposizione di un controllo straordinario delle condizioni di lavoro del personale Zètema dislocato nelle aree dei Fori e dei Mercati di Traiano e richiede la convocazione di un tavolo d’incontro presso l’Osservatorio di tutte le parti in indirizzo per una mediazione attiva volta a risolvere le questioni ripetutamente poste all’Azienda cui hanno fatto seguito parziali e limitati riscontri.
Le medesime istanze sono state poste alla Sovrintendenza senza avere mai ottenuto alcuna risposta . Il personale di assistenza al pubblico presso l’area Archeologica dei Fori, svolge un servizio in turni da sei o cinque ore giornalieri, con la possibilità di fruire di due pause regolamentate da disposizioni aziendali durante il proprio orario di lavoro. Al fine di fruirne al meglio, è stato richiesto a Zètema, da oltre un anno, di individuare uno spazio coperto, ad uso esclusivo dei dipendenti, specie in occasione delle alte temperature estive e delle avverse condizioni climatiche invernali. Il 3 agosto l’Azienda ha, verbalmente, comunicato il diniego dell’Amministrazione Comunale alla concessione di un’ambiente idoneo, seppur fosse già stato individuato durante il sopralluogo dello scorso 9 luglio effettuato dalle Rappresentanze Sindacali dei lavoratori, dall’Amministratore Unico di Zètema e dai Funzionari della stessa Sovrintendenza.
L’unica soluzione proposta sarebbe un ambiente di passaggio antistante le porte dell’ascensore riservato ai disabili che, non solo non sarebbe ad uso esclusivo dei dipendenti, ma costituirebbe un pericolo per gli speciali visitatori fruitori dell’elevatore.
Data la criticità dello svolgimento di servizio al pubblico in un’area archeologica, era stata inoltre richiesta a Zètema una rimodulazione del servizio sulla stregua di quanto predisposto nelle aree archeologiche statali, privilegiando l’assistenza ai visitatori che accedono al sito accompagnandoli nel percorso, piuttosto che operare con postazioni fisse. L’attuale soluzione si rivelerebbe infatti maggiormente compatibile con un’organizzazione del lavoro tipica dei musei tradizionali, costituiti da ambienti chiusi e condizionati. L’istanza di predisporre un servizio cosiddetto “a ronda” sarebbe stata negata per esplicita indicazione della committenza. Si precisa che l’attuale modalità di attività con postazioni stanziali espone il personale per tutto l’orario alle intemperie invernali, piuttosto che alle alte temperature estive senza alcuna possibilità di ricovero. Infine, per quanto concerne i Mercati di Traiano, risulta negata l’individuazione di un ambiente da destinare all’ufficio di coordinamento del personale di Zètema. Quest’ultimo, è attualmente collocato in uno spazio di ridotte dimensioni in compresenza con personale di Roma Capitale. L’attuale organizzazione, crea eccessivo affollamento nell’ambiente, contravviene palesemente alle indicazioni suggerite dall’RSPP di Sovrintendenza che ha effettuato ripetuti sopralluoghi ( le cui osservazioni sono state riportate in specifica relazione per l’Ufficio Sicurezza capitolino) e contrasta con le norme anti-Covid, oltre che alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Al fine di individuare soluzioni congrue alla risoluzione delle istanze sopra esposte, si resta in attesa di convocazione dell’incontro richiesto.
Valeria Giunta
Fp Cgil Roma e Lazio