Il giorno 28 gennaio si è tenuto un incontro sindacale, in modalità remota, per l’aggiornamento sulle modalità di apertura dei musei non appena le condizioni legate alla pandemia lo consentiranno e per fornire le spiegazioni alle questioni avanzate durante la presentazione del Piano Gestionale
Aziendale.
L’Azienda ha aperto l’incontro dichiarando di aver accettato la richiesta della Cgil circa l’estensione della retribuzione dello straordinario festivo per la giornata di lunedì per tutti i lavoratori interessati, così come previsto dall’integrativo, includendo pertanto anche il personale di biglietteria e libreria,
precedentemente esclusi.
Accanto a tale proposta, l’Azienda, per voce di un altro rappresentante presente alla riunione – evidenziando ancora una volta la grande confusione che regna negli uffici di Via Benigni- ha avanzato l’ipotesi alternativa dell’indennità di festivo, non considerando evidentemente l’attività al pubblico durante la giornata di riposo meritevole del rispetto degli accordi sottoscritti.
A tale spiacevole scadimento del tavolo sindacale che dovrebbe esprimersi univocamente almeno per parte datoriale, le OO.SS. si sono compattate chiedendo l’applicazione dell’accordo del “Lunedì dell’Angelo” che include anche il recupero del riposo. L’Azienda, in evidente difficoltà, dopo aver chiesto una pausa dei lavori per effettuare le necessarie valutazioni economiche sulla proposta da ripresentare, ha riaperto il confronto dichiarando la propria disponibilità a rivedere la maggiorazione della percentuale del 70% prevista per il lavoro straordinario festivo ad una approssimativa quota del 77% per coloro che, non in turno nelle giornate di lunedì, si dimostreranno disponibili allo straordinario in ambito museale. Le Organizzazioni Sindacali ne hanno a tal punto preso atto.
L’Azienda predisporrà le opportune comunicazioni al personale che valuterà la propria adesione volontaria alle iniziative. Il surreale incontro, durato oltre tre ore, è poi proseguito sui temi del Piano Gestionale. Alle questioni poste la scorsa settimana, la Cgil ha aggiunto altri quesiti, di tipo economico e ge-
stionale, che coerentemente e spiacevolmente con quanto già accaduto lo scorso 22 gennaio, non hanno avuto risposta nemmeno oggi.
Auspichiamo un riordino quanto prima della correttezza del confronto, specie in un momento delicato di profonda incertezza politica e che ha già riscontrato molteplici modifiche dei servizi e riorganizzazioni del personale.
Sarà pertanto cura della Cgil richiedere l’aggiornamento del tavolo già nei prossimi giorni e di cui si darà, come sempre, ampia informazione a tutti i lavoratori.
Fp Cgil
RSU Cgil
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