Come riportato nel nostro ultimo comunicato a commento dell’incontro del 6 settembre u.s. come Segreteria della FP Cgil abbiamo rappresentato all’Azienda la necessità dell’invio a tutte le Organizzazioni Sindacali di specifiche informative su spostamenti di dipendenti ad altri uffici, sugli esiti delle selezioni, e più in generale abbiamo espresso la necessità di trasparenza e correttezza delle relazioni tra le parti, al fine di una corretta e proficua collaborazione.
Pur avendo apprezzato le parole dell’Amministratore che ha assunto l’impegno di voler rimediare all’oggettiva mancanza compiuta, è apparso evidente come soltanto la Cgil a quel tavolo abbia tenuto una posizione a difesa delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori. Tale presa di posizione, che è da sempre un tratto distintivo della nostra Organizzazione, ha prodotto come conseguenza le pesanti offese personali presenti nella newsletter aziendale, assolutamente spiacevoli se provenienti da parte di un’Organizzazione che, pure presente alla discussione, non ha sul momento espresso alcuna obiezione o dissenso.
Non lascia però alcun dubbio, sul dissenso della Cisl rispetto a quanto esposto dalla Cgil, che l’utilizzo della vignetta apparsa sulla newsletter aziendale a corredo del resoconto del tavolo sia rivolto personalmente ed evidentemente nei confronti della sindacalista della Cgil la quale, ribadiamo, è stata l’unica ad intervenire su tali temi. L’utilizzo di quelle immagini volutamente offensive è, oltre che contro chi quelle posizioni ha espresso con fermezza e chiarezza, anche contro tutti coloro che si rivedono nelle istanze poste dal Sindacato.
Spiace ricordare che questo non è il primo sgradevole episodio a Zètema rivolto contro le donne della Cgil che, nell’esercizio del proprio ruolo in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, si sono viste apostrofare con toni sgarbati, vignette di dubbio gusto ed immagini offensive. Lo scorso gennaio, tra i primi impegni assunti dall’ Amministratore appena insediatosi, a commento della sentenza che confermava in secondo grado l’atteggiamento discriminatorio nei confronti di una lavoratrice di Zetema, ci fu quello di voler “lavorare costantemente anche al fianco delle Organizzazioni Sindacali” affinché non si ripetessero più tali comportamenti, certo che il lavoro fatto insieme al sindacato avrebbe contrastato “qualsiasi atteggiamento discriminatorio in difesa di principi fondamentali quali la parità di genere” e la difesa della dignità della persona. Ricordiamo all’Amministratore di dare seguito a quell’impegno con tutte le forze di valore che il Sindacato può offrire.
Come Cgil, riteniamo quindi che proprio a Zètema, la più grande Azienda della cultura a Roma, tali atteggiamenti non possano essere tollerati e vadano immediatamente stigmatizzati ed isolati. Ci aspettiamo ora una chiara presa di posizione dell’Amministratore Unico rispetto a quanto accaduto a seguito dell‘incontro, al fine di recuperare la correttezza delle relazioni tra le parti, auspicando contestualmente che si avvii al più presto la condivisione di uno specifico protocollo per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni ed a tutela dell’integrità e della dignità delle persone.
La Segretaria Generale FP CGIL Nazionale Serena Sorrentino