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Videosorveglianza, il tavolo di confronto in Città metropolitana

Aperto un tavolo con l’amministrazione  per l’installazione e attivazione dei sistemi di videosorveglianza all’interno delle sedi dell’Ente, in conformità con quanto prevede lo Statuto dei Lavoratori e le successive disposizioni previste dal Jobs Act.

Per la sede di Viale Giorgio Ribotta, inoltre, in considerazione della ampiezza delle autorimesse (piano -1 e -2), abbiamo proposto all’Amministrazione di installare colonnine SOS al fine di fronteggiare eventuali criticità.

La legge prevede che tra le OO.SS. e l’Amministrazione venga sottoscritto un accordo previo interpello al Garante della privacy che, considerati i luoghi in cui le telecamere dovranno essere posizionate, terrà conto degli orari di lavoro – durante i quali nessuna telecamera potrà essere accesa, e darà indicazioni su come procedere. Resta inteso che la videosorveglianza nei luoghi di lavoro viene attivata a protezione dei beni dell’Ente e deve essere considerata una scelta dettata dalla constatata insufficienza di altri sistemi di deterrenza.

Il tavolo di confronto è allargato all’analisi della situazione di tutte le sedi dell’Ente, anche in quelle dove le telecamere sono state attivate senza l’accordo necessario. Tra queste ci sono le sedi dei distaccamenti di Polizia Metropolitana e quella di Palazzo Valentini, per la quale sembrerebbe che la Prefettura abbia attivato la videosorveglianza senza darne conto all’Ente che è stato impossibilitato ad attivare le corrette procedure.

Per tutto questo, in attesa di accordo, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto alla parte datoriale di procedere all’immediata disattivazione delle apparecchiature e di seguire le procedure nel rispetto della normativa vigente.

Il tavolo sarà riconvocato quando l’Amministrazione sarà in possesso delle informazioni utili alla redazione di un accordo da sottoscrivere, nel rispetto dei dettami della normativa.