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Tribunale di Roma, Cgil Cisl Uil: “Giustizia a rischio chiusura, presentata diffida. Servono risposte concrete su organici, carriere, spazi e strumentazioni di lavoro”

Dopo la denuncia delle organizzazioni sindacali sulle carenze di organico al Tribunale di Roma, e l’esclusione dal confronto di fine novembre delle sigle territoriali di Cgil Cisl e Uil, confronto fortemente voluto e sollecitato dalle stesse, la Presidenza del Tribunale, con una nota del 10 dicembre, convoca un nuovo incontro, sempre rivolgendosi unicamente alle sole RSU.

“Ribadiamo – dichiarano i Segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Giancarlo Cenciarelli, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Giancarlo Cosentino, UilPa Roma e Lazio, Maurizio Narcisi – che i temi in discussione sono tanti e di enorme rilevanza. Le soluzioni presentate alle RSU sono inadeguate nei tempi e nei numeri: manca un progetto complessivo e le criticità non hanno solo una ricaduta locale, ma sul funzionamento dell’intero sistema giudiziario italiano. Il tema è complesso e serve un confronto con i vertici, a tutti i livelli. Non solo carenze di organico – al Tribunale di Roma sono state già perse 400 unità, di tutti i profili professionali , dai cancellieri agli ausiliari fino alla dirigenza – ma anche carriere bloccate, spazi inadeguati, strumentazioni insufficienti. Sono  seriamente a rischio chiusura, nonostante gli sforzi di lavoratrici e lavoratori – servizi e cancellerie, verranno ridotte le udienze e gli orari di apertura al pubblico”.

“Per la grave violazione delle relazioni sindacali, delle norme contrattuali che regolano la partecipazione e il confronto, e per il persistere del mancato riconoscimento della titolarità del tavolo, abbiamo avviato un’azione legale di diffida all’Amministrazione. Servono risposte concrete e immediate, non si possono sottovalutare così questioni che potrebbero bloccare un Tribunale come Roma, nodo centrale dell’intera Giustizia italiana. Siamo pronti alla mobilitazione: valuteremo insieme alle strutture nazionali le successive azioni a tutela dei lavoratori, dei servizi ai cittadini e per il rispetto delle prerogative sindacali. La nostra è una battaglia per la Giustizia”, concludono i sindacati.

IL TESTO DELLA DIFFIDA