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Stesse tutele di sicurezza per chi opera nelle zone rosse della Regione Lazio

E’ notizia di ieri che la Polizia Metropolitana di Roma Capitale parteciperà ai controlli territoriali anche nelle “zone rosse” dove il Covid con le sue varianti, si è manifestato in maniera preponderante in questi ultimi giorni. Tutto questo accade nonostante le/i nostre/i colleghe e colleghi non siano stata inseriti nei percorsi virtuosi di vaccinazioni, nè nei piani della Questura, per partecipare fattivamente e con costanza a mantenere l’ordine pubblico e quindi percepire le indennità previste, come accade per altri corpi di polizia, carabienieri e polizia locale.

In una lettera inviata al Dirigente dell’Ufficio Extradipartimentale e ai vertici dell’Ente, abbiamo fatto presente che anche le strutture regionali di Cgil, Cisl e Uil nei giorni scorsi avevano scritto alle Prefetture delle Province del Lazio affinchè anche la nostra Polizia Metropolitana rientrasse nelle tutele anti-covid, messe in atto dalla Regione secondo il piano vaccinale, e di attivare tutte le possibili precauzioni per il riconoscimento di un eventuale contagio sul posto di lavoro.

Inoltre, visto il lavoro straordinario, abbiamo chiesto di attivare tutte le procedure previste dalla Questura affinchè il lavoro di questi giorni, possa essere adeguatamente remunerato.