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Solidarietà a Sabrina Alfonsi, insieme con tutta la società civile per i diritti e l’autodeterminazione delle donne

Gravissimo quanto accaduto ieri al primo Municipio di Roma, con l’incursione durante il consiglio e l’attacco alla Presidente Alfonsi.

Non è una battaglia tra fazioni politiche o idee opposte. Esiste un percorso storico e una battaglia mai finita per rendere esigibili i diritti conquistati nei decenni, che ci ha sempre visto in prima linea, per la libertà di scelta, l’autodeterminazione di genere, la parità, anche economica, il contrasto alla violenza, in tutti i contesti. Sulla piena attuazione della 194 come sul contrasto alla violenza di genere, così come per i diritti dei migranti e le politiche di accoglienza, ci battiamo da sempre, e facciamo vivere le nostre battaglie ogni giorno, nei posti di lavoro.

Esiste una parte di società civile che è sempre più sotto attacco, con un progressivo esplodere di toni aggressivi e pericolose minacce, da parte di chi vuol imporre una visione contraria alla libertà e a una società equa, rinnegando in modo inaccettabile un percorso storico di conquiste e diritti.

Anche per questo saremo oggi alle 18 a via Petroselli 50 al presidio indetto dalla Casa Internazionale delle donne, e saremo domani, 1 dicembre, in piazza per la grande manifestazione cittadina “Roma non sta a guardare”.

Contro le attuali politiche repressive, il retrocedere sul campo dei diritti civili, per donne come per migranti e meno abbienti, serve un’azione forte e coesa, siamo con Sabrina Alfonsi e con tutta quella parte di società che crede nelle persone, nel rispetto, nella non discriminazione, e non cede alla strategia della paura, che accompagna il reinsorgere di politiche repressive e violenze.

Foto: Roma Daily News.it