“Spiace che la Sindaca Raggi abbia scelto di attivare i suoi uffici con urgenza di domenica per rispondere alla nostra denuncia e confezionare un comunicato sulla chiusura del centro di accoglienza Madre Teresa di Calcutta anziché per trovare i posti per accogliere i 70 senza fissa dimora che da giovedì troveranno sbarrata la porta a via Monte Libretti. Ancora una volta ha prevalso l’urgenza di allontanare dalla giunta ogni responsabilità e ricercare un capro espiatorio piuttosto che tutelare i più fragili. Il Campidoglio afferma che il centro chiuderà il 30 giugno perché l’ ente gestore ha scelto di non partecipare al bando per l’emergenza climatica operando una mistificazione dei fatti e restituendo una lettura che può indurre in confusione i lettori su questo argomento. È necessario fare chiarezza.
Il centro di Via Monte Libretti era un centro ordinario di accoglienza di primo e secondo livello, aperto 24 ore per senza fissa dimora accogliendo e fornendo assistenza anche ad alcune persone in grave situazione di fragilità, mentre il bando per l’emergenza climatica attiva nei periodi di emergenza freddo e caldo dei posti straordinari e temporanei di accoglienza che si aggiungono al circuito ordinario. Saturare oggi i posti attivati in emergenza con gli ospiti del circuito ordinario, come quelli di Via Monte Libretti, significa esattamente fare quello che maggiormente ci preoccupa e vogliamo evitare: diminuire il numero di posti disponibili per accogliere i senza fissa dimora a Roma. Si tratta di una precisa scelta del Campidoglio di offrire meno accoglienza per i senza fissa dimora, di abbandonare le persone più fragili di Roma oppure si sta cercando ora, dopo che la nostra denuncia ha fatto esplodere il caso, di usare i posti per emergenza per coprire un pasticcio del dipartimento nella programmazione della accoglienza? Lo capiremo se uscirà un bando per accoglienza ordinaria o alla fine della emergenza caldo Roma avrà un centro di accoglienza in meno.
Apprendiamo infine che la situazione dei lavoratori “è attualmente al centro dell’interlocuzione avviata dall’Amministrazione con le organizzazioni sindacali interessate”. Non volendo mettere in dubbio le affermazioni del Campidoglio, dal momento che non abbiamo ricevuto una convocazione sul tema, questo significherebbe che qualcuno vorrebbe escludere dal tavolo un sindacato firmatario del contratto e rappresentativo dei lavoratori che rischiano di restare a casa. Noi non accettiamo un passo indietro sulla difesa dei diritti dei più deboli”.
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