Vai al contenuto
Home » Senza welfare Roma è disumana: l’appello di Cgil Cisl uil contro i tagli ai fondi per il sociale e maggiori investimenti nel welfare cittadino

Senza welfare Roma è disumana: l’appello di Cgil Cisl uil contro i tagli ai fondi per il sociale e maggiori investimenti nel welfare cittadino

LE CATEGORIE DEI SERVIZI PUBBLICI DI CGIL CISL UIL LANCIANO L’APPELLO ALLA RETE CITTADINA PER SOSTENERE LE RICHIESTE DI AUMENTO AI FONDI E PER SCONGIURARE, NELLE ULTIME ORE DALL’APPROVAZIONE, I TAGLI PREVISTI IN BILANCIO

“In questi ultimi mesi abbiamo aperto una vertenza contro i tagli contenuti nel bilancio di previsione ai fondi destinati al sociale e per un aumento delle risorse destinate al welfare cittadino. Alle nostre richieste di chiarimento sulla consistenza dei fondi destinati al sociale e di aumento delle risorse destinate in ragione della aumentata richiesta da parte della cittadinanza di sostegno in ogni campo, la Sindaca Raggi e la sua giunta hanno risposto solo con comunicati stampa in cui assicurano fondi e paragonano la spesa effettiva del 2020, anno in cui a causa della esplosione della pandemia e della applicazione delle misure di contrasto alla sua diffusione, per molti mesi i servizi sono stati sospesi e per ulteriori mesi estremamente limitati con una conseguente minore spesa da parte di Roma Capitale. Un paragone furbesco per negare le minori risorse previste e che rifiuta di considerare l’esplosione di richieste per aumento di servizi da parte di chi ne usufruisce e di richieste nuove di cittadini indeboliti dalla pandemia. Abbiamo offerto alla Sindaca e alla città la nostra lettura del bilancio di previsione e una proiezione delle ricadute che si avranno in termini di riduzione delle ore di assistenza e di perdita di lavoro per gli operatori che garantiscono i servizi e nella unica occasione di confronto a cui l’ amministrazione si è sentita costretta dalla nostra mobilitazione, i tecnici dell’ assessorato al bilancio e della ragioneria generale del comune ci hanno confermato 700 milioni di tagli complessivi nel bilancio e la necessità di un intervento correttivo sul sociale attraverso un maxiemendamento per la stesura del quale si erano impegnati a raccogliere le segnalazioni dei presidenti dei municipi. Nulla abbiamo saputo di questo confronto e dei contenuti del maxiemendamento.
Abbiamo invitato i municipi ad un approfondimento sulle ricadute del bilancio di previsione e del maxiemendamento e il quadro che ci è stato rappresentato dai municipi che hanno accettato il nostro invito, ci ha confermato la riduzione della possibilità di offrire servizi e di rispondere alle richieste che hanno ingrossato liste di attesa destinate a restare tali: attesa.

Ci domandiamo se i cittadini fragili, con bisogni speciali, gli anziani, i disabili adulti e quelli minori possano ricevere dal Comune l’unica risposta di essere inseriti in liste di attesa che non si tradurranno mai nel servizio richiesto.
Per questo chiediamo alla vasta rete della cittadinanza attiva che ha organizzato servizi in sussidiarietà, ai presidenti e gli assessori dei municipi, ai consiglieri comunali di unirsi al nostro appello, di far sentire in ogni forma la propria voce alla Sindaca Raggi e alla giunta per chiedere di fermarsi, di non procedere a blitz in aula per approvare il bilancio che rischia di depredare la popolazione fragile di diritti e sostegno e rivedere potenziandole, le risorse messe a disposizione per i fondi del sociale.

ADERISCI ALL’APPELLO: stoptaglisociale@gmail.com

SCARICA IL PDF

LE SEGNALAZIONI DAI MUNICIPI

Il I Municipio segnala che, visti i tagli previsti sul deliberato e non sull’assestato, al momento non si ridurranno i servizi ma nei prossimi mesi alcuni servizi si rischiano di fermarsi perché a settembre non ci saranno i fondi a disposizione per continuare.
L’emendamento previsto di un milione di euro non sarà sufficiente a coprire i fabbisogni della cittadinanza.
Ad oggi si ha una lista d’attesa di 27 persone per l’assistenza domiciliare anziani e 14 persone per l’assistenza domiciliare disabili.
Per l’Assistenza scolastica ai Disabili i fondi sono sufficienti a coprire il servizio solo fino a giugno 2021.
Il personale amministrativo e gli assistenti sociali non sono sufficienti a rispondere ai fabbisogni della cittadinanza.
I tagli previsti rischiano di non permettere né nuove attivazioni, né aumenti di ore di assistenza e né di avviare nuovi bandi.

 

Il Municipio II denuncia il pesante taglio inflitto in ambito sociale su un territorio già gravemente provato dalla strutturale carenza di organico. L’amministrazione locale, nonostante gli sforzi, fatica a garantire i livelli essenziali delle prestazioni e segnala ormai da tempo che il rapporto tra assistenti sociali e popolazione è arrivato ad 1 a 10.000. La carenza di personale e mezzi, le criticità legate alle nuove povertà e l’emersione di nuovi bisogni rendono il lavoro di prossimità estremamente complesso.
Nonostante le difficoltà il Municipio non ha mancato di assicurare il lavoro costante sull’abbattimento delle liste di attesa, sulla integrazione socio- sanitaria e sulla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Sono necessari più fondi per tutelare i bisogni primari dei cittadini con particolare riferimento alle persone con disabili gravissima, le persone non autosufficienti e i minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. E servono ulteriori fondi aggiuntivi per rispondere a queste fondamentali necessità e per continuare a garantire la presenza del servizio sociale professionale pubblico al fianco delle persone più fragili.

Il III Municipio segnala l’aumento durante la pandemia della richiesta di sostegno economico che continuano ad aumentare.
Con le risorse previste si riusciranno a coprire i servizi fino ad agosto-settembre 2021.
Nel Municipio con il maggior numero di anziani del Comune di Roma si è raddoppiato negli anni le ore erogate per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani ma ad oggi si hanno ancora 219 persone in lista.
L’assistenza domiciliare disabili necessiterebbe di un aumento di risorse a disposizione vista la domanda in aumento e la fase di pandemia in cui le famiglie hanno maggior bisogno di sostegno.
Non è chiaro quali saranno le procedure per garantire l’Assistenza Scolastica agli alunni con Disabilità (OEPA) nell’ A.S. “2021/22 e stiamo aspettando risposte dal Comune.
Il personale amministrativo e gli assistenti sociali non sono sufficienti a rispondere ai fabbisogni della cittadinanza e non si comprende il criterio con cui siano stati distribuiti i 114 assistenti sociali.

Il VII Municipio segnala che i tagli sono sul deliberato dell’anno scorso e non sull’assestato.
Su un taglio complessivo di 3 milioni di euro, il taglio sul sociale è di 750.000 euro senza considerare le rette per le case-famiglia, di cui 450.000 sull’assistenza domiciliare ai disabili adulti e 100.000 sull’assistenza domiciliare anziani.
Il personale amministrativo e gli assistenti sociali non sono sufficienti a rispondere ai fabbisogni della cittadinanza.
Sarebbe necessario aumentare i servizi e invece si è costretti a poter dare il minimo consentito. Ad oggi le liste d’attesa contano 200 anziani e 100 disabili.
Non c’è stato nessun coinvolgimento nella costruzione di questo bilancio, quando chi poi dovrà gestire i tagli e trovare soluzioni saranno i singoli municipi.

L’VIII Municipio segnala un aumento di richieste di servizi di assistenza e ad oggi presenta una lista di attesa di 200 persone per l’assistenza domiciliare anziani.
Un’altra criticità riguarda il pagamento delle rette in casa-famiglia.
Con il previsto maxiemendamento di 1 milione si potrebbe tamponare l’emergenza ma non si risponde alle necessità di aumento dei servizi causato anche dalla pandemia. In particolare, sono aumentati sensibilmente le domande di contributo economico.
Il personale amministrativo e gli assistenti sociali non sono sufficienti a rispondere ai fabbisogni della cittadinanza, alle ripetute richieste sia di personale aggiuntivo che di fondi per esternalizzare alcuni servizi, non è stato mai dato alcun seguito.