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Sanità privata, cresce la mobilitazione Cgil Cisl Uil nelle strutture accreditate del Lazio: un nuovo contratto per offrire l’eccellenza

Trattative ferme da oltre un anno. E 25 mila lavoratori in stand-by, presi in giro da Aris-Aiop al tavolo del rinnovo. Dopo 12 anni di attesa mancano ancora le risorse necessarie per il nuovo contratto. Ma soprattutto non si vede il senso di responsabilità dell’imprenditoria sanitaria accreditata per dare ai cittadini un sistema di salute all’altezza delle necessità. La nostra è una battaglia per cambiare la sanità accreditata, per renderla veloce, trasparente, inclusiva. Capace di valorizzare le tantissime professionalità che lavorano quotidianamente per la salute dei pazienti, in grado di tradurre la spesa pubblica in servizi adeguati alle aspettative di chi è preso in carico nei reparti, negli ambulatori, nelle sale operatorie.

Salari, diritti, professionalità: senza un nuovo contratto i percorsi di cura e assistenza non migliorano. Anzi: con turnover azzerato, rilancio organizzativo bloccato e risorse spostate dagli investimenti sul lavoro ai profitti, la qualità del servizio è lasciata alla buona volontà degli operatori. Che, nonostante tutto, continuano a dare il massimo.

Ma così non va. Ci piacerebbe offrire e lavorare in una sanità di eccellenza, come meritano tutti i cittadini del Lazio. Per questo chiediamo trasparenza, regole, investimenti.. e di essere messi in condizione di lavorare al meglio.

Per servizi di qualità, serve un lavoro di qualità. Anche i cittadini che accedono ai servizi sanitari devono sapere chi siamo e perché ci mobilitiamo. Non chiediamo altro: migliorare le condizioni di lavoro non è più rinviabile.

Il Presidente Zingaretti faccia la sua parte perché in Conferenza Stato Regioni si affronti il nodo delle risorse e si dia un indirizzo politico chiaro per andare avanti con le trattative del #ContrattoSubito.

Sostienici anche tu!

#SenzaVergogna

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