Dopo cinque mesi di impeccabile attività presso le sale regia e monitoraggio della Sovrintendenza da parte del personale di Zètema, l’Azienda ancora stenta a riconoscere la corretta applicazione del contratto nazionale e di quello integrativo.
Il 1 dicembre la Cgil ha mandato una richiesta di convocazione urgente, arrivata soltanto dopo dieci giorni. In quella sede, l’Azienda chiese a questa Organizzazione di spiegare quali fossero le caratteristiche del lavoro e le istanze dei dipendenti, dimostrando evidentemente quanto poco l’AU fosse informato. Ci sono volute altre due settimane perché l’Azienda formulasse una proposta, seppur parziale, poi formalizzata in maniera grossolana ed imprecisa, ben due giorni dopo l’incontro del 22. Alla lettura del testo inviato nella mattinata del 24 dicembre u.s., la Cgil ha immediatamente risposto di non essere assolutamente disponibile alla sua sottoscrizione perché contraria nel metodo e nel merito, inviando subito una nuova proposta che, non solo chiariva gli eventuali dubbi interpretativi, ma precisava anche le incongruità con le norme vigenti.
Al 30 di dicembre nessuna intenzione di rimediare alla palese violazione degli accordi è arrivata all’Organizzazione Sindacale, segno evidente che i dubbi sollevati dalla Fp Cgil sull’ambiguità ed imprecisioni della proposta erano più che fondati. La Cgil, nel comunicare ai lavoratori di essersi attivata anche presso l’Amministrazione comunale per informare della mancata applicazione del contratto di servizio, si rende disponibile ad incontrare i colleghi del servizio per individuare le più appropriate iniziative al fine di sanare le irregolarità commesse nei loro confronti.