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Roma Capitale: completata l’applicazione della norma Madia per le stabilizzazioni del personale precario di scuole dell’infanzia e nidi capitolini

5938.gifSi avvicina la chiusura del percorso di stabilizzazione del personale precario delle scuole e dei nidi degli enti locali, in attuazione del decreto “Madia”, n. 113/2016 (L. 160/2016). Ricostruiamo le tappe del percorso, seguito e accompagnato da vicino dalla Cgil.

Prima tappa: assunzioni dalle graduatorie
Dopo la delibera di Giunta Capitolina del 5 agosto 2016 iniziano le assunzioni per scorrimento delle graduatorie del concorso pubblico per insegnanti della scuola dell’infanzia (1.390 posizioni in graduatoria, ora esaurita) e, pochi mesi dopo, della graduatoria II fascia di educatori di asilo nido (le ultime 115 assunzioni sono programmate per il 1 settembre 2018, altre 34 sono previste per il 2019 (ma potrebbero essere anticipate se ci saranno le risorse disponibili)

Seconda tappa: concorsi riservati
Sono stati indetti a fine settembre 2017 i concorsi riservati ad insegnanti ed educatori che avevano più di 3 anni di servizio con Roma Capitale al 24 giugno 2016, per 50 posti di insegnante e 50 di educatore: le prove inizieranno il 20 e 21 settembre 2018.

Terza tappa: nuovi concorsi pubblici
Annunciata il 30 luglio l’indizione di due concorsi pubblici (verranno pubblicati sulla G.U. del 3 agosto 2018) ai quali potrà partecipare tutto il personale non ancora inserito nei percorsi di stabilizzazione di Roma Capitale, valorizzando i tanti anni di lavoro precario già svolto nei nidi e nelle scuole dell’infanzia capitoline. Le graduatorie saranno utilizzate anche per le supplenze.

Si conclude così un percorso che, come CGIL, abbiamo sostenuto e contribuito a realizzare, a tutti i livelli, riuscendo a orientare le scelte dell’Ente in stretta consequenzialità con le iniziative nazionali per modificare le norme in vigore.

Era luglio 2015: Serena Sorrentino, per conto della Segreteria Nazionale Cgil, proponeva al Ministero del Lavoro di chiarire che anche il personale educativo e scolastico degli enti locali fosse compreso tra le esclusioni già previste dall’art.20 Dlgs 81/15”, per consentire alle supplenti di continuare a lavorare anche oltre i 3 anni di servizio già prestati.

Tesi proposta dalla CGIL e poi accolta dall’allora Assessore alla Scuola Rossi Doria che, sottoposta al Governo, ha prodotto prima una circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica e poi il decreto di stabilizzazione.

Si arriva così al 30 luglio 2018: l’amministrazione comunale, decisa a indire concorsi solo per contratti a tempo determinato per le supplenze, ha successivamente accolto la nostra proposta di applicare il comma 228quater della stessa norma Madia, indicendo un concorso pubblico per ulteriori stabilizzazioni (valorizzando i titoli di chi ha già prestato servizio come supplente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Roma Capitale), la cui graduatoria potrà essere utilizzata anche per le supplenze. Un’opportunità per insegnanti ed educatori che, non avendo raggiunto i 3 anni di servizio a giugno 2016, non hanno potuto partecipare al concorso riservato, ma anche per coloro che, al termine delle prove dei concorsi riservati (seconda tappa), non dovessero risultare vincitori.

Abbiamo completato una fase importante, in un percorso complesso, sempre pensando a tutelare l’intera platea di lavoratrici e lavoratori del settore educativo e scolastico, anche mobilitando il personale tutto e proponendo soluzioni e interpretazioni o modifiche normative, risultate poi essenziali per risolvere i problemi.

Il nostro lavoro non si ferma qui: il prossimo obiettivo è quello di intervenire sulla normativa nazionale per rendere “permanenti” le graduatorie che scaturiranno da questi concorsi, senza il vincolo della scadenza.

Come sempre la CGIL lavora per restituire dignità al lavoro, per eliminare il precariato e meglio disciplinare le assunzioni a termine, per rendere i servizi più efficienti, portando avanti proposte accompagnate dal sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori e, quando serve, anche con la mobilitazione.

Il testo dell’accordo del 30 luglio
Il comunicato unitario Cgil Cisl e Uil del 30 luglio
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