Basta mettere gli uni contro gli altri, opportunità per tutti e un piano di crescita credibile
“Ama’s got talent” poteva essere un’occasione reale di valorizzazione del personale interno. Ma i modi con cui è stata condotta l’operazione lasciano l’amaro in bocca. Un’operazione goffa.
Se da una parte chi ha partecipato a quella selezione non può essere additato a pubblica vergogna per aver colto una occasione, dall’altra questa occasione non può essere negata ai tanti che attendono da troppo tempo riqualificazione e opportunità di crescita professionale. E che la attendono legittimamente. Non ha giovato, ai fini della trasparenza e della tutela dei lavoratori coinvolti, il fatto che le regole (persino le graduatorie) siano cambiate in corso d’opera. Non ha giovato il fatto che questi lavoratori abbiano giustamente avuto una formazione, ma in un contesto in cui quella formazione è negata a tutti gli altri.
Il management Ama ha di fronte a sé due strade percorribili. Può mostrare che lo scivolone sulla trasparenza è dovuto a una dimensione delle relazioni industriali che negli anni scorsi su questo tema era uscita dai binari della correttezza, e convocare in tempi celeri un tavolo aziendale che discuta un piano triennale dei fabbisogni, che tenga conto di piani formativi individuali e collettivi, dando un respiro nuovo alla gestione del personale, metodo che andrebbe esteso a tutto il personale in tutti i settori. O in alternativa continuare con queste scelte unilaterali, strada che speriamo sia stata definitivamente abbandonata e che evidentemente crea un clima tutt’altro che armonioso tra il personale, per altro scaricando sui Talent una tensione che non meritano.
Se da una parte abbiamo criticato duramente le posizioni padronali assunte da Roma Capitale su management e quadri, dall’altra crediamo che serva uno sforzo per creare un clima diverso in azienda.
Anche questo argomento sarà discusso in assemblea
Lunedì 11 febbraio 2019
Salone Tari (Via Mosca) 12:00/14:00
Le Segreterie di Roma e Lazio
FP CGIL |
FIT CISl |
FIADEL |
Natale di Cola |
Marino Masucci |
Massimo Cicco |