A siglare l’intesa sono stati gli assessori regionali alla Sanità, Alessio D’Amato e al Lavoro e Formazione, Claudio Di Berardino, con i rappresentanti sindacali della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL.
“Il protocollo è da subito operativo – spiegano congiuntamente gli assessori D’Amato e Di Berardino – e impegna ogni azienda sanitaria che sarà accreditata in futuro a attingere in via prioritaria al Bacino di ricollocazione che sarà costituito sotto la supervisione degli assessorati al Lavoro e alla Sanità. Crediamo che la perdita dell’accreditamento -che per alcune strutture è subentrata a seguito di una inadeguata gestione del Covid 19- non debba e non possa ricadere sui singoli lavoratori. La costituzione di un bacino protetto può permettere, al contrario, la tutela occupazionale e la salvaguardia delle professionalità e del livello retributivo acquisito”.
“Quello sottoscritto oggi è un protocollo fortemente voluto da Cgil Cisl e Uil come strumento innovativo per dare tutela a lavoratrici e lavoratori, come quelli della sanità privata accreditata e delle Rsa, che rischiano non solo di non vedersi riconosciuto il sacrificio messo in atto durante la pandemia, ma addirittura di vedersi sottratto il futuro personale e familiare – dichiarano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – Apprezziamo che la Regione sia venuta incontro alle nostre istanze e a quelle dei tanti operatori delle strutture private che operano per conto del Ssr, che stanno attraversando una fase di grande difficoltà occupazionale e salariale. Lavoratori per i quali pretendiamo certezze e valorizzazione delle professionalità al servizio dei cittadini. *Il protocollo, nato a seguito delle crisi connesse alla pandemia, non si limita a gestire l’emergenza ma sancisce un principio che vale sempre, per la tutela del lavoro e delle professionalità*.
Già da lunedì saremo a lavoro per dare concretezza alle misure del protocollo, a partire dal Bacino di ricollocazione”.
In dettaglio, il protocollo “per la salvaguardia occupazionale del personale operante nelle strutture accreditate” si applica ai lavoratori sottoposti a procedura di licenziamento di strutture accreditate con il SSR e a lavoratori operanti in servizi esternalizzati per conto delle strutture che hanno avuto procedimenti di revoca o sospensione dell’accreditamento o che volontariamente hanno dismesso le attività accreditate con il SSR. I lavoratori inseriti nelle graduatorie del bacino dovranno accettare le proposte lavorative entro un raggio di 30 chilometri dalla struttura di provenienza, pena la cancellazione dalle liste di ricollocazione.