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Polizia Metropolitana: tutelare il lavoro e la dignità

Il 16 dicembre scorso alla presenza del Direttore del Dipartimento I e del Direttore dell’Ufficio Extradipartimentale di Polizia Metropolitana si è svolto un incontro dell’Osservatorio sul contratto ex art. 2 del C.C.I. per il personale dipendente del comparto. Il tema centrale era costituito dal confronto in merito all’applicazione degli istituti contrattuali ex artt. 24 c.1, 24 c.2 e 24 c.5 del C.C.N.L. 14/09/2000, alla luce della modificata modalità di erogazione delle relative liquidazioni, istaurata dall’Amministrazione nell’anno 2020. In base alla giurisprudenza espressa la parte datoriale ha confermato quanto segue:

  • – per le giornate festive di domenica: applicazione dell’art. 24 comma 1;
  • – per le giornate festive infrasettimanali: applicazione dell’indennità di turnazione ex art. 22;
  • – per i servizi prestati in orari festivi, notturni o notturni festivi: preclusione della possibilità del cumulo dell’indennità prevista dall’art. 24 comma 5 con le altre indennità spettanti.

Per quanto inerente la produttività speciale la stesura del fondo che ha previsione triennale e che da due anni segue quella del bilancio dell’Ente, fa sperare anche nel 2021 nella conferma della medesima somma stanziata per il 2020. Sul punto si registra la volontà del Direttore dell’U.E. di trovare altre modalità di erogazione dei compensi per le funzioni che la Polizia Metropolitana è chiamata a svolgere oltre l’ordinario orario di lavoro.

Il Dirigente dell’U.E., nella sua introduzione al confronto, ha fatto emergere le ulteriori necessità legate ad un regolamento che provveda a definire le procedure secondo le quali colleghe e colleghi possono fornire assistenza su attività organizzate da Comuni e Proloco, appartenenti all’area della provincia di Roma.

A tale proposito e in coerenza con le nostre politiche portate avanti fino ad oggi abbiamo evidenziato la necessità di far fronte anche ad altre situazioni che continuano ad essere assenti dai tavoli di trattativa ma che impegnano il personale di Polizia Metropolitana sul territorio senza il giusto riconoscimento economico. 

Di recente la Sindaca ha emanato il decreto 143 del 4 dicembre 2020 avente per oggetto “Adozione del Piano di riassetto organizzativo della Città Metropolitana di Roma Capitale” all’interno del quale sono copiose le attività che riguardano la Polizia Metropolitana da espletare per conto di altri Enti (Comune di Roma Capitale, Regione Lazio e Comuni del territorio provinciale). Per alcune delle attività elencate sembrerebbe siano state sottoscritte delle convenzioni “non onerose”, vale a dire che tutto il lavoro verrebbe svolto in assenza di un corrispettivo economico adeguato; soltanto le convenzioni con la Regione Lazio prevedono compensi ma assolutamente insufficienti a coprire le attività svolte da colleghe e colleghi, costantemente distolti dalle attività principali per le quali sono chiamate/i ad operare all’interno dell’Ente secondo quanto previsto dal Decreto legge 19 giugno 2015 n. 78, articolo 5 comma 2 il quale riporta espressamente che, a seguito della riforma delle Provincie e con la costituzione delle Città Metropolitane, il personale di polizia provinciale sarebbe rimasto in forze agli Enti, in misura necessaria a svolgere l’esercizio delle loro funzioni fondamentali – che per il nostro Ente, per quel comparto, continua ad essere il settore dell’Ambiente e Viabilità.

Seppure con atto nr. 118 del 12.10.2015 l’allora Vice Sindaco Alessandri recepì il Decreto Legge sopra enunciato specificando al suo interno che l’U.E. di Polizia Metropolitana poteva operare anche tramite convenzioni, non risulta nello stesso che queste dovessero essere “a titolo gratuito”. A tal proposito è necessario specificare che il salario accessorio viene erogato dagli Enti in base agli obiettivi di PEG definiti dagli stessi (comma 2 art. 34 CCNL 2002), ne consegue che accordi e convenzioni stipulati con terze parti devono sottintendere un rapporto oneroso, che copra i costi del tempo impiegato dalle/dai dipendenti per ottemperare a quelle mansioni. Sempre durante l’incontro il Dirigente ha comunicato che per quanto riguarda le convenzioni stipulate con la Regione Lazio che riguardano anni passati, la Ragioneria ha incassato il corrispettivo, seppur inadeguato, ma nulla è stato erogato per il personale nonostante la Fp Cgil avesse già in passato fatto esplicita richiesta.

A TUTELA DI LAVORATRICI E LAVORATORI, TUTTO RICHIEDE UN PASSAGGIO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, AD OGGI MAI AVVENUTO

Abbiamo altresì fatto presente che nonostante il personale di Polizia Metropolitana sia stato impiegato durante il periodo di pandemia, nel primo lookdovwn, in attività relative al COVID19, l’Ente non ha sfruttato le possibilità che l’art. 115 del decreto Cura Italia del 17/3/2020 metteva a disposizione: con una adeguata organizzazione dei servizi sul territorio (attività ampiamente pubbliciczzata nella rassegna stampa dell’Ente), quelle attività potevano essere remunerate anche a tutela delle difficoltà cui il personale impiegato è andato incontro, lavorando in presenza e in continuo contatto con persone in un periodo così difficile dal punto di vista sanitario. 

Nel link che segue è possibile leggere il nostro precedente comunicato a seguito di lettere inviate al Dirigente e all’Ente, nelle quali abbiamo evidenziato le difformità dell’impiego del personale nelle attività quotidiane. 

Comunicato del 4 dicembre 2019: “Il Salario accessorio dei dipendenti non è un optional”  leggi tutto sul blog:  http://bit.ly/2RjqJtH