La Fp Cgil di Roma e Lazio e la Uil Fpl Roma Lazio hanno presentato oggi la diffida e la messa in mora, attraverso i propri legali, dell’amministrazione del Policlinico Umberto I per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti e il mancato confronto su organizzazione dei servizi e dotazioni organiche.
“Si contravviene a quanto condiviso già da un anno in sede di confronto con la Regione. L’Amministrazione emana delibere senza confronto e dispone unilateralmente su materie come orario di lavoro e retribuzioni, su cui è imprescindibile la contrattazione. Sulle indennità, così come sulla distribuzione della produttività 2018, non si applicano gli accordi e le erogazioni procedono a singhiozzo. Quel che è più grave è l’assoluta mancanza di confronto: non si convoca il tavolo per la contrattazione integrativa, né per avviare le trattative sul contratto decentrato né per produrre il regolamento sulle relazioni sindacali”, denunciano i Segretari generali regionali di Fp Cgil, Giancarlo Cenciarelli, e Uil Fpl, Sandro Bernardini.
“In un contesto altamente carente di progettualità per il rilancio dei servizi sanitari del Policlinico, un’eccellenza per Roma e punto di riferimento per il paese, tra nuovi reparti che non decollano e in grave carenza di personale, non si definiscono né si condividono politiche di vero potenziamento né si rispettano professionalità e diritti dei lavoratori”, proseguono Fp Cgil e Uil Fpl.
“Nulla su nuove assunzioni, mancato rispetto degli accordi, e persino mancata erogazione delle retribuzioni accessorie: delegittimando le rappresentanze, si calpestano i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, che nonostante tutto continuano a mantenere alti i livelli di servizio dell’ospedale. Andremo avanti con le azioni legali anche per i dovuti risarcimenti economici ai lavoratori, e metteremo in campo ogni iniziativa utile a ripristinare il rispetto degli accordi e la riapertura del confronto. Richiamiamo l’Amministrazione alle sue responsabilità e agli impegni presi anche di fronte all’istituzione regionale. Il Policlinico e i suoi lavoratori vanno difesi, e con essi l’intero sistema sanitario regionale che nella struttura ha un polo fondamentale di cura e assistenza per tutta la cittadinanza, del Lazio e non solo”, concludono i Segretari generali.