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 “Per la legge Zan e molto di più: non un passo indietro” , anche la Fp Cgil alla manifestazione nazionale a Roma di sabato 15 maggio

Dopo la manifestazione organizzata lo scorso sabato a Milano dai Sentinelli, il movimento che si contrappone ad ogni forma di discriminazione e violenza, per il prossimo 15 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, è prevista una mobilitazione nazionale a Piazza del Popolo, affinché venga approvato il disegno di legge Zan per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.
Dal 2007, il 17 maggio è istituita la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, giorno scelto in quanto il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. La proposta di legge Zan è ancora ferma in Senato, a causa dell’opposizione – per nulla velata – di alcune forze politiche che fondano la propria identità su una cultura divisiva, retrograda e patriarcale, che trova ancora, purtroppo, terreno fertile in alcune parti della società. Un sistema di (dis)valori che legittima ancora, in premessa, violenza e offesa come diritto, in una visione assolutamente distorta e pericolosamente strumentale della libertà di parola e di opinione, che la nostra Costituzione, base della nostra repubblica democratica e antifascista, include tra le libertà fondamentali per tutti i cittadini.

L’Italia è uno dei pochi Paesi europei a fare molto poco, nei fatti, per garantire l’effettivo esercizio delle libertà, di espressione, identità di genere, diritti e non discriminazione. La Fp Cgil sostiene sostiene il DDL Zan perché è conscia della necessità, e dell’urgenza, di riconoscere il diritto di ciascuno ad esprimere la propria identità, a prescindere dal genere o dalla disabilità che ne determina un diverso modo di vivere, ma a cui lo Stato deve garantire stessi diritti e stesse opportunità di vita, accesso ai servizi, lavoro.
Pur consapevoli che non basta una legge per cambiare la cultura, il DDL Zan è certamente un passo avanti verso un auspicato ed effettivo cambiamento culturale e la definizione di un quadro di tutele migliore nei casi di omotransfobia e abilismo.

Per questo anche noi saremo in piazza sabato 15, insieme a tutte le associazioni e a quella parte di società civile che crede nella libertà, nei diritti e nelle pari opportunità, lottando tutti i giorni per la solidarietà, la parità di genere e la non discriminazione.

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