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Tanti lavoratori e lavoratrici di tutti gli uffici MEF di Roma hanno occupato simbolicamente corridoi cortile e stanze del MEF XX Settembre fino ad arrivare alla sala dove si tiene oggi il confronto sindacale sul lavoro a distanza.

Il MEF dopo un avvio all'avanguardia con una sperimentazione sullo smart working nel 2017 e dopo una gestione del lavoro agile emergenziale durante la pandemia, che la ha posta come amministrazione benchmark per l'eccellenza dei risultati produttivi e la remotizzazione di tutti i processi, ha effettuato una inversione a U sulle poltiche del lavoro a distanza, collocandosi come la pubblica amministrazione con le politiche più arretrate in merito. Solo 6 giorni di media di lavoro agile al mese per lavoratore, in un Ministero in cui la digitalizzazione è all'avanguardia e la gestione dei processi per obiettivi dovrebbe essere d'esempio per il resto della PA. Rinvio del confronto sul lavoro da remoto previsto dal CCNL Funzioni Centrali già attuato in molti ministeri.

FP CGIL chiede una regolamentazione del lavoro a distanza adeguata ad una amministrazione avanzata come è il MEF e continua la mobilitazione per l'attuazione di un pieno confronto sindacale per l'applicazione di tutti gli istituti previsti dal CCNL.

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