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Il 17 febbraio  si  è  tenuta l’assemblea  cittadina indetta dall’assemblea dei  lavoratori dell’Agenzia  e  sostenuta  unitariamente  dalle  organizzazioni  sindacali  CGIL,  CISL,  UIL  e Confsal. 
Il  presidio,  nonostante le limitazioni  imposte dalle  autorità  competenti  rispetto  alla luogo  in  cui  tenerlo  (Largo  di  Torre  Argentina)  e  al  numero  di  partecipanti  (massimo 20  persone),  ha conseguito  l’obiettivo  alla  base della  sua  indizione:  la  convocazione  di una  delegazione  da  parte  della  struttura  del  Ministro  per  il  Sud  e  la  coesione territoriale,  al  fine  di  rappresentare  all’Autorità politica vigilante l’urgenza dell’istituzione  di  una  indennità  di  amministrazione  specifica  per  l’Agenzia  per  la Coesione territoriale. 
La  delegazione  è  stata  ricevuta  dal  Capo  di  Gabinetto  del  Ministro,  Dott.ssa  Francesca Quadri,  alla  quale  i  rappresentanti  sindacali  hanno  esposto  le  ragioni  per  le  quali  la definizione dell’indennità di  amministrazione è  ormai  improcrastinabile. L’imminente entrata  in  vigore del  nuovo  CCNL  delle  Funzioni  Centrali,  la prossima  approvazione del  decreto  di  armonizzazione delle indennità  di amministrazione  del  comparto,  la  necessità  di  rafforzare  l’Agenzia  in  vista  dei nuovi  e gravosi  compiti  ad  essa  attribuiti  sono  elementi  che non  consentono ulteriori  rinvii. Il  Capo  di  Gabinetto  si  è  mostrata  sensibile  agli  argomenti  rappresentati,  anticipando l’impegno  ad  inserire  una  norma  ad  hoc  nel  provvedimento  di  prossima  approvazione riguardante  le  nuove  norme  abilitanti  per  il  PNRR.  Questa  potrebbe  essere  un’ottima notizia,  se non  fosse  che alla stessa  ha fatto  seguito  l’affermazione secondo  la  quale non  è  ancora certa  la copertura  finanziaria  del  provvedimento. 
Tutto questo  è per  noi  un  campanello  di  allarme,  perché è inaccettabile che dopo  mesi di  discussioni  e  confronti  sulla  questione  “indennità”,  ancora  non  siano  state individuate  le risorse  utili  allo scopo.
Il Ministro può e deve rendere concreto il suo interesse nei confronti dell'Agenzia, adoperandosi affinchè siano individuate le risorse finanziarie necessarie ad istituire l'indennità di amministrazione, evitando con ciò che l'entrata in vigore dei provvedimenti citati determini un'ulteriore discriminazione nei confronti di chi lavora dell'agenzia.
La mobilitazione continua!
 
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