testata 2019

testata smart 2019

ico ministeri md

ico enti locali md

ico sanita md

ico privato sociale md

ico ministeri lg

ico igiene ambientale md

ico vigili fuoco md

ico sicurezza md

ico enti locali lg

ico sanita pubblica lg

ico sanita lg

ico privato sociale lg

ico igiene ambientale lg

ico vigili fuoco lg

ico sicurezza lg

ico ministeri sm

ico enti locali sm

ico blog md

ico regione md

ico info md

ico blog lg

ico sanita sm

ico regione lg

ico privato sociale sm

ico igiene ambientale sm

ico info lg

ico vigili fuoco sm

ico sicurezza sm

ico regione sm

ico info sm

Tutti i lavoratori dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Roma oggi in presidio davanti alla Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, insieme a FP CGIL Roma e Lazio e CISL FP Roma Capitale Rieti, hanno manifestato per chiedere misure emergenziali per fare fronte alla carenza di personale e di strumenti che sta paralizzando le attività e l’attuazione delle misure alternative al carcere nella città di Roma.

“Su Roma e provincia sono 8000 i casi seguiti, di cui 5000 casi aperti di cui circa 2000 di misure alternative e 1000 di messa alla prova ai servizi sociali, con solo 27 assistenti sociali in servizio, con una media di 160/180 casi per ciascuno. E le carenze riguardano tutti i profili, non solamente gli assistenti sociali, ma anche il personale amministrativo e contabile è in numero sempre più esiguo, e non riescono a garantire adeguatamente l’accesso delle persone detenute alle misure alternative al carcere e i programmi trattamentali per gli utenti in messa alla prova. Mentre le carceri scoppiano, le misure alternative non ricevono investimenti e gli uffici di Roma sono prossimi al collasso organizzativo e logistico, compressi in una sede dagli spazi insufficienti e priva di dotazioni informatiche adeguate”, ribadiscono Fp Cgil e Cisl Fp.

“ L’amministrazione ha ricevuto una delegazione della RSU e di FP CGIL Roma e Lazio e CISL FP Roma Capitale Rieti: abbiamo chiesto un intervento politico, che manifesti la volontà di riconoscere l’emergenza organizzativa dell’UEPE di Roma e la strategica funzione sociale dell’ esecuzione penale esterna, al centro della riforma della Giustizia, ma resa povera di uomini e mezzi da una intollerabile carenza di investimenti”, aggiungono i sindacati.

“L’amministrazione si è impegnata a rappresentare al Ministro, che ha avocato a sé la delega alla esecuzione penale esterna, la situazione di eccezionale necessità degli uffici dell’UIEPE di Roma, e ha preso impegni a breve termine: destinare personale amministrativo in mobilità e da interpelli, aumentare il numero di assistenti sociali promessi dal concorso, finalizzare la ricerca di una sede e di archivi idonei, per cui sono state annunciate due sedi effettive”, proseguono.

“Insieme alla RSU, abbiamo accolto positivamente queste aperture ulteriori rispetto ai recenti incontri, e affermato con chiarezza che, in assenza di atti concreti, la protesta dei lavoratori crescerà, fino allo stato di agitazione, per affermare la volontà dell’intero UIEPE di Roma di poter lavorare efficacemente e far funzionare davvero le misure alternative al carcere”, concludono Cgil e Cisl.

Il comunicato precedente

LEGGI SU RADIOROMA

LEGGI SU LAVORO LAZIO

LEGGI L'ARTICOLO SU DOMANI (web) - PDF

IL SERVIZIO SUL TGR RAI LAZIO

 

IL SERVIZIO SU SUPERNOVA

LE FOTO DAL PRESIDIO

previous arrow
next arrow
Slider
0
0
0
s2sdefault
powered by social2s