Venerdì 3 novembre si è svolto presso la Prefettura di Roma l’incontro per il tentativo di conciliazione tra Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente rappresetanti da Aldo Capobianchi, Sandro De
Paolis e Antonio Zottola, e la ASL Roma 2, conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione del personale del comparto dell’Azienda Sanitaria Locale di Roma 2.
Le motivazioni alla base delle rivendicazioni vanno dalla carenza di personale, talmente grave da compromettere a breve la capacità di garantire i livelli assistenziali e di conseguenza poter assicurare il diritto alla salute ai cittadini, all’utilizzo abnorme dell’istituto del lavoro straordinario, talmente elevato da sforare il budget storicamente assegnato per la cui compensazione l’amministrazione ritiene di ridurre il premio di produttività degli oltre 4 mila dipendenti di quella che ad oggi è la più grande Azienda Sanitaria Locale della Regione Lazio.
Anche le procedure di stabilizzazione rappresentano una ulteriore criticità, non essendo ancora state attivate quelle atte a consentire la stabilizzazione degli aventi diritto che hanno acquisito il titolo successivamente al 30.6.22.
Per contro la parte Aziendale, rappresentata in Prefettura dal solo Direttore Amministrativo FF, e dalla Dirigente della UOC Assistenza alla persona, senza la Presenza del Direttore Generale nel del Direttore Sanitario, quasi a svilire le relazioni sindacali e il rispetto dei lavoratori dipendenti della ASL Roma 2, adducendo responsabilità ai livelli istituzionali della Regione Lazio, non ha saputo fornire ne soluzioni ne prospettive a breve termine per risolvere le gravissime problematiche rappresentate. Non ha mostrato alcuna disponibilità ad assumere il personale necessario e per garantire i livelli essenziali di assistenza continuerà ad utilizzare il lavoro straordinario, a ricorrere alle mobilità forzate e alla riduzione delle attività sanitarie.
Davanti all’indisponibilità manifestata dalla Asl Roma 2 non possiamo che proseguire, attraverso iniziative di mobilitazione, le rivendicazioni in favore delle assunzioni di personale per la garanzia del diritto alla salute.