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Sulla dirigenza sanitaria dell’Agenzia italiana del farmaco i sindacati continuano a dare battaglia. Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Pa Roma e Lazio dopo oltre un anno dalla proclamazione dello stato di agitazione, proseguono la mobilitazione con il presidio del 7 giugno sotto la sede del Ministero delle finanze.

Le federazioni di categoria denunciano “non aver ancora posto rimedio al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il personale Ds e mantenere le inconcepibili discriminazioni, a parità di lavoro svolto e di responsabilità, tra i dirigenti sanitari AIFA e i pari livello del Ministero della Salute è inaccettabile!”.

“E’ gravissima l’esclusione dei dirigenti sanitari dell’AIFA e la previsione dell’indennità di esclusività di rapporto per i soli dirigenti sanitari del Ministero della salute”, dichiarano i responsabili di categoria di Cgil, Cisl e Uil.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a disparità di trattamento, che causano ingiuste e inconcepibili discriminazioni. Questa disparità si aggiunge al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il solo personale Ds di Aifa, a ben 5 anni di distanza dalla legge numero 3 del 2018 (c.d. legge Lorenzin) successivamente modificata dalla legge numero 145 del 2018 (art. 375 comma 3 bis).

“La situazione deve essere affrontata in un incontro dedicato e risolta con un intervento normativo, per questo abbiamo deciso di effettuare il presidio al Ministero delle Finanze” concludono i sindacati. “Ci attendiamo un’apertura da parte del Ministero, altrimenti continueremo la mobilitazione mettendo in atto ogni possibile azione a tutela della dirigenza sanitaria dell’Agenzia”.

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