testata 2019

testata smart 2019

ico ministeri md

ico enti locali md

ico sanita md

ico privato sociale md

ico ministeri lg

ico igiene ambientale md

ico vigili fuoco md

ico sicurezza md

ico enti locali lg

ico sanita pubblica lg

ico sanita lg

ico privato sociale lg

ico igiene ambientale lg

ico vigili fuoco lg

ico sicurezza lg

ico ministeri sm

ico enti locali sm

ico blog md

ico regione md

ico info md

ico blog lg

ico sanita sm

ico regione lg

ico privato sociale sm

ico igiene ambientale sm

ico info lg

ico vigili fuoco sm

ico sicurezza sm

ico regione sm

ico info sm

 Si apre la mobilitazione al Policlinico Umberto I, dopo che l’azienda, senza alcun confronto e in spregio alle norme di legge e di contratto, ha imposto il prolungamento dell’orario per gli operatori impegnati nelle attività ambulatoriali. Francesco Frabetti (Fp Cgil Rieti Roma Eva), Giovanni Fusco (Cisl Fp Roma Capitale Rieti) e Fabio Ferrari (Uil Fpl Roma e Lazio), scrivono a Prefetto, Regione Lazio e direzione generale del Policlinico Umberto I: “La riarticolazione unilaterale dell’orario di lavoro con il prolungamento dei turni ambulatoriali è illegittimo e inutilmente vessatorio nei confronti di lavoratori che si sono spesi e sacrificati oltre ogni limite per la salute di tutti”.

“è un atto inaccettabile visto che l’orario di lavoro è materia riservata alla contrattazione, ma soprattutto visto che andrà a danno di lavoratori che avendo affrontato in prima linea mesi di emergenza coronavirus, meritano riconoscimenti e non certo vessazioni”, spiegano le categorie di Cgil Cisl e Uil. “L’atteggiamento arrogante dell’azienda, che da tempo ha azzerato le relazioni sindacali con i rappresentanti dei lavoratori, mette a rischio non solo la dignità professionale dei dipendenti, ma anche la ripresa delle attività assistenziali post-emergenza, in un momento che è ancora di massima allerta e che vede ancora il Policlinico come uno dei 5 centri di riferimento regionale nel trattamento del Covid”.

“Questa è solo l’ultima di una serie di azioni scorrette e unilaterali che contestiamo con forza all’Umberto I”, denunciano Frabetti, Fusco e Ferrari. “A partire dallo stravolgimento dell’organizzazione aziendale e dalla mancata informativa sull’andamento dei test diagnostici ai lavoratori. Se la gestione dell’emergenza ha valso al Policlinico tanti riconoscimenti per la qualità del servizio, ciò si deve esclusivamente all’impegno e alle capacità del personale, visto che la direzione li ha completamente abbandonati”.

E poi c’è la questione dei cosiddetti bonus Covid, dove – spiegano i sindacalisti - “l'azienda ha deciso in solitudine. Non aprendo il confronto e senza ascoltare le richieste di sindacati e Rsu, ha trasmesso alla Regione gli elenchi, senza alcuna considerazione per ciò che è accaduto e sta accadendo in azienda: turni, carichi di lavoro, esposizione al rischio, positività ai tamponi. Con il bel risultato che il premio per una prova collettiva straordinaria come il contrasto al coronavirus, si è trasformato in una gravissima penalizzazione per tanti lavoratori visto che il premio andrà a solo il 18% di loro”.

“Noi non accettiamo che i dipendenti del Policlinico, dopo essere stati pubblicamente elogiati, invece di essere gratificati vengano mortificati da atteggiamenti ingiusti e irriconoscenti”, concludono Frabetti, Fusco e Ferrari. “Per questo abbiamo indetto lo stato di agitazione del personale e siamo pronti a mettere in campo ogni iniziativa di mobilitazione e lotta per tutelare i lavoratori e la qualità dei servizi dell’Umberto I”.

LA LOCANDINA

0
0
0
s2sdefault
powered by social2s

CONTATTI

RESPONSABILE:

TELEFONO:

INDIRIZZO E-MAIL: