Il 31 dicembre scade la commessa Wind Tre che impiega 90 lavoratrici e lavoratori, l’85% con disabilità grave, di questa regione. La convenzione prevede il rinnovo entro giugno e alla mancanza di certezze da parte di Wind Tre si aggiunge la latitanza della Regione Lazio.
Nonostante le nostre richieste e solleciti gli assessori competenti, lavoro e politiche sociali, hanno scelto di non occuparsi di questa vicenda e abbandonare agli eventi le lavoratrici e i lavoratori. In una situazione di crisi così pesante come quella che stiamo vivendo, con un aumento vertiginoso del costo della vita, la riduzione degli ammortizzatori sociali, la sempre minore capacità da parte di pubblico e privato di garantire il lavoro alle persone con disabilità, l’eventuale licenziamento di questi 90 lavoratori disperderebbe un processo di integrazione lavorativa che negli anni ha dato ottimi risultati e si tradurrebbe in un danno non solo in termini di disoccupazione ma di nuova emarginazione di persone con disabilità.
Un costo sociale che Wind Tre e la Regione Lazio devono considerare insieme alla altissima qualità espressa in termini di produttività e qualificazione raggiunta da questi lavoratori della cooperativa Call it. Chiediamo quindi che il Presidente della Regione Lazio eserciti il proprio ruolo e convochi un tavolo con le organizzazioni sindacali e Wind Tre per cercare un accordo che salvaguardi tutti i lavoratori, nel quadro del proprio piano industriale.