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Nel Lazio si sta verificando l’ennesimo dramma occupazionale con 51 operatori della Coop. Acapo, impiegati nella nostra Regione, molti dei quali con disabilità, nel servizio di Contact Center Distretto 4 Alta Padovana che rischiano il proprio posto di lavoro a causa del cambio di gestione, a partire dal 1 Agosto 2022, con il subentro della Coop. Giotto facente parte del Consorzio Leonardo. Lo comunicano in una nota Giovanni Alfonsi della Fp Cgil, Stefania Gunnella della Cisl Fp e Massimo Mattei della UIL FPL Roma e Lazio.

“Purtroppo - proseguono i sindacalisti - il Consorzio Leonardo e la Coop. Giotto sono stati inamovibili sull'ipotesi di aprire un call center a Roma che impiegasse almeno parte dei lavoratori attualmente impiegati nella commessa, bocciando anche la nostra richiesta di prevedere l’utilizzo del telelavoro o dello smart working, ribadendo la loro volontà, già espressa nel primo incontro, di spostare l'attività a Padova. A questo occorre aggiungere che né il Consorzio Leonardo, né la sua Coop Giotto, ci hanno fornito i dati completi che riguardano l’appalto, limitandosi a rispondere, in maniera approssimativa, che questi lavoratori saranno assunti a tempo indeterminato dal 1 Agosto 2022, senza periodo di prova, ma rimodulando il loro contratto individuale a ribasso rispetto all'attuale. In poche parole? Nonostante la commessa sia stata gestita per due anni nella Regione Lazio, oggi Tutti a Padova, con ore in meno e di conseguenza si percepirà una retribuzione molto più bassa!!

Di fronte a tale arroganza e alla netta chiusura del Consorzio Leonardo e della Coop Giotto, abbiamo rigettato con forza tale proposta, costringendoci a questo punto, a siglare un mancato accordo. Oltre a procedere nella fase vertenziale contro il Consorzio Leonardo e la Coop Giotto che potrebbe vedere il coinvolgimento anche delle nostre Segreterie Nazionali, nei prossimi giorni ci confronteremo con la Coop. Acapo per capire se intenderanno attivare la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge 223/91 aprendosi in questo modo una fase di confronto sui livelli occupazionali, che vedrà coinvolti non solo i lavoratori di questa commessa ma indirettamente anche gli altri a partire da coloro i quali oggi sono impiegati con contratti a tempo determinato o a progetto. Non possiamo consentire un ulteriore perdita di posti di lavoro nella nostra Regione, per questo abbiamo proceduto ad indire l’immediato Stato di Agitazione di tutto il personale coinvolto - concludono Alfonsi, Gunnella e Mattei -, il quale non merita questo trattamento da parte del Consorzio Leonardo e della sua consorziata Coop Giotto, dopo anni di duro lavoro svolto con abnegazione e professionalità al servizio dei cittadini operando in condizioni proibitive in tutto questo complicato periodo legato alla pandemia.

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