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Domani, venerdì 23 aprile, i lavoratori e le lavoratrici della polizia penitenziaria di Roma e del Lazio, in stato di agitazione con la Fp Cgil dall’inizio di aprile, protesteranno sotto alla sede del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria di Regina Coeli a Trastevere, dalle 11 alle 13.


“Saremo in presidio per chiedere l’immediata definizione di un piano assunzionale che colmi le numerose carenze, circa 700 in totale, e la risoluzione delle tante criticità degli istituti penitenziari, che durante la pandemia sono ulteriormente aumentate”, così Stefano Branchi, responsabile Polizia Penitenziaria Fp Cgil Roma e Lazio.

“C’è un colpevole ritardo sulle vaccinazioni, solo da oggi attivate. Serviranno due – tre mesi per vaccinare il personale con la prima dose, e almeno otto mesi per completare il ciclo: troppo tempo, che sconta anche l’inserimento successivo degli agenti penitenziari nel piano delle vaccinazioni obbligatorie tra il personale di sicurezza. Dopo venerdì, un altro presidio è previsto lunedì 26 aprile 2021, dalle 10 alle 12 presso la casa circondariale del nuovo complesso di Civitavecchia, dove solo in questi giorni è stata definita dalla ASL l’attivazione del piano vaccinale attraverso le Uscar operanti in istituto”, prosegue il sindacalista.

“Sugli organici, mentre le uscite per pensionamento vanno avanti, non si è risposto con un vero piano di potenziamento ma si sta compensando con trasferimenti di unità che, necessariamente, andando a coprire là dove c’è più bisogno, lasciano ancor più impoveriti gli organici degli istituti di provenienza. In media, gli agenti in servizio sono il 30-40% in meno rispetto a quanti dovrebbero essere. Un esempio tra tutti, Latina, con 90 agenti in servizio e 34 vuoti d’organico. E la situazione è comune a ogni istituto penitenziario su Roma e su tutto il Lazio: questo, oltre a mettere a rischio salute e sicurezza dei lavoratori e interferire sulla sulla gestione dell’ordinario, come trasferimenti, convalide e piantonamenti, ha ricadute dirette sulla vita degli agenti, costretti a turnazioni straordinarie e non in grado di fruire di congedi e permessi, pur nel loro pieno diritto. Si arriva anche ad aver accumulato oltre 100 giorni di congedi arretrati da fruire”, continua la FP Cgil.

“Il provveditorato Lazio-Abruzzo-Molise, come l’Amministrazione centrale, devono farsi carico della questione: è fondamentale intervenire per incrementare gli organici e garantire misure di gestione adeguate, per consentire alla polizia penitenziaria di operare, in sicurezza e senza rischi, per il corretto funzionamento degli istituti e nel pieno rispetto del loro lavoro, purtroppo ripetutamente mortificato”, conclude la Fp Cgil Roma e Lazio”, conclude.

Le foto del presidio di Roma - 23 aprile 2021

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