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“Riteniamo quantomai inopportuna la presa di posizione espressa dalla FIALS, la federazione Italiana Autonomie Locali e Sanita', circa lo stanziamento regionale inserito nella legge di bilancio per sostenere le istituzioni locali nella tenuta del sistema SPRAR, il modello di accoglienza e integrazione diffusa la cui gestione è in capo alle comunità locali”. Così la Fp Cgil di Roma e Lazio in una nota.

“L’abbassamento della quota pro-capite – prosegue il Sindacato - stanziata dal Ministero con il Decreto Sicurezza ne mette seriamente a rischio la continuità e l’esistenza. Mettere in contrapposizione la gestione del sistema sanitario pubblico con il sistema dell’accoglienza è frutto di una logica oppositiva e propagandistica, che non fa che acuire il conflitto sociale. Un’uscita inopportuna proprio nei giorni in cui gli ospiti del CARA di Castelnuovo di Porto vengono di colpo e senza certezze trasferiti in altri centri - lasciando senza lavoro 120 persone e destinando alla strada almeno 150 ospiti, che saranno fuori da ogni percorso di accoglienza - con una modalità che abbiamo subito denunciato e che ha visto la reazione di tanta parte di società civile, per l’inumanità del metodo e la totale mancanza di rispetto per quanto fatto fino ad oggi. Si allude al fatto che la misura andrebbe ad aprire nuovi spazi di lavoro precario e esternalizzato.
“Per quanto nell’accoglienza il sistema degli appalti debba certamente essere riportato a maggiori regole e garanzie, a tutela degli stessi lavoratori, e, nel sistema sanitario, ci battiamo perché sia altrettanto limitato il ricorso alle esternalizzazioni, per la tutela di tutte le professionalità impiegate e per la valorizzazione del lavoro stabile e di qualità, non è questo il tema e non è così che si deve leggere la misura. Si tratta di capitoli di spesa distinti, e con quello stanziamento si tenta di anticipare gli effetti negativi sul sistema di accoglienza del Lazio, sostenendo le comunità locali nel mantenimento di percorsi di accoglienza e integrazione, che ha visto anche esempi positivi. Anche attraverso questo stanziamento i Comuni del Lazio hanno opportunità di investimento e tenuta nel sistema, che, come si è visto a Castelnuovo, quando correttamente governato ha prodotto inserimenti positivi a vantaggio dell’intera comunità”.

“Polemica strumentale - prosegue la Fp Cgil di Roma e Lazio - da parte di chi non è al nostro fianco per la regolamentazione del lavoro in sanità, per chi ha altri e propri obiettivi per attaccare la politica regionale e le direzioni sanitarie, di certo lontani dal rispetto del lavoro e della dignità delle persone, tutte. Che siano italiani o migranti”.

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