Cgil Cisl Uil: “Diciamo basta al dumping sul personale, diciamo basta alla dignità calpestata: serve un contratto vero”
Roma, 7 settembre 2023 – Lavoratrici e lavoratori delle residenze socio-assitenziali del Lazio oggi in assemblea a Roma per rivendicare un nuovo contratto e denunciare le vergognose condizioni di lavoro.
Continua nel Lazio la mobilitazione che vedrà tutti i dipendenti e professionisti delle Rsa scendere in presidio i prossimi 13 e 18 settembre rispettivamente nella sede di Confindustria e nella sede di Aiop Lazio e che culminerà con lo sciopero nazionale già proclamato per il prossimo 27 settembre. In quella data si svolgerà una manifestazione sotto la Regione Lazio nella quale, dichiarano de federazioni regionali di categoria di Cgil Cisl Uil, “dimostreremo ai nostri interlocutori che la nostra battaglia, iniziata diverso tempo fa è indispensabile per rivendicare il pieno riconoscimento di una concreta e reale dignità professionale attraverso un contratto che garantisca salario, diritti, tutele e qualità del lavoro”.
“L’attivo di oggi si è reso quanto mai necessario per riaffermare una situazione ormai divenuta vergognosamente inaccettabile”, dichiarano Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio. “Si tratta di lavoratrici e lavoratori che svolgono quotidianamente un ruolo decisivo. Personale altamente qualificato che lavora in strutture private svolgendo un servizio pubblico, ma senza alcun riconoscimento degno di questo nome. A queste stesse persone oggi si continua a negare il sacrosanto diritto al contratto”.
“E’ una battaglia che abbiamo iniziato da tempo per arrivare ad un nuovo contratto Aris Aiop Rsa con l'obiettivo di contrastare il dumping contrattuale che dilaga nel settore”, proseguono le organizzazioni sindacali. “Ed oggi sono state confermate in assemblea tutte le iniziative di protesta in tutte le strutture e in tutto il territorio della Regione Lazio”.
“La nostra mobilitazione non si fermerà e arriveremo fino allo sciopero nazionale del 27 settembre per difendere il legittimo diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a vedersi pienamente riconosciuta la propria professionalità attraverso un contratto che sostenga i lavoratori e la qualità dei servizi”, concludono Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.