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Ieri sera, uno dei no vax che ha attaccato la sede nazionale della CGIL, si è recato presso il Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I per le cure lievi del caso. Da subito ha mostrato aggressività e rifiuto di osservare le norme anticovid obbligatorie all’interno degli ospedali, incluso il rifiuto del tampone.

Insieme a lui, altri no vax hanno sostato davanti l’accesso del triage senza mascherina, urlando, aggredendo pesantemente il personale sanitario del pronto soccorso e gli operatori del 118, impedendo così le normali attività di assistenza. 
L’intimidazione fascista non si è fermata neanche di fronte ai pazienti in attesa di cure. 
 
"Una coda aggressiva e facinorosa che  dopo aver devastato la sede del sindacato, che stanotte e questa mattina ha subito messo in campo una risposta estesa e democratica, ha colpito anche un presidio essenziale di servizi pubblici. Questa follia deve finire, siano perseguiti i responsabili e si applichino subito le leggi: ogni movimento ispirato a fascismo e violenza non deve avere spazio in questo paese. 
Con tutta la CGIL che si è mobilitata a difesa della democrazia, insieme alla categoria dei lavoratrici e lavoratori che tutti i giorni sono al servizio dei cittadini al fine di garantire un servizio pubblico  e universale, esprimiamo la nostra ferma condanna su quanto accaduto. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte  senza ulteriori ritardi.
 Nel clima attuale, inoltre, riteniamo necessario aumentare la sorveglianza nei pronto soccorso, perché è intollerabile assistere inermi a questi gesti di totale violenza civile e con inosservanza delle leggi vigenti."
 
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