testata 2019

testata smart 2019

ico ministeri md

ico enti locali md

ico sanita md

ico privato sociale md

ico ministeri lg

ico igiene ambientale md

ico vigili fuoco md

ico sicurezza md

ico enti locali lg

ico sanita pubblica lg

ico sanita lg

ico privato sociale lg

ico igiene ambientale lg

ico vigili fuoco lg

ico sicurezza lg

ico ministeri sm

ico enti locali sm

ico blog md

ico regione md

ico info md

ico blog lg

ico sanita sm

ico regione lg

ico privato sociale sm

ico igiene ambientale sm

ico info lg

ico vigili fuoco sm

ico sicurezza sm

ico regione sm

ico info sm

Il 22 giugno sarà sciopero all’Ospedale Sant’Andrea. Nessun accordo questa mattina dal Prefetto di Roma, dove sindacati, azienda e Regione Lazio erano stati convocati per il tentativo di conciliazione sul pagamento degli straordinari obbligatori, già svolti dal personale durante la pandemia, e l’adeguamento dei fondi contrattuali rispetto al numero effettivo dei lavoratori in servizio. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, la situazione rischia dunque di rimanere congelata. E Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio alzano il livello della protesta, fino ad annunciare l’astensione dal lavoro.  

 
“Quella che si sta giocando ai danni dei lavoratori è una beffa inaccettabile”, attaccano i responsabili territoriali di categoria Massimiliano De Luca, Giovanni Fusco e Igino Rocchi. “In questi mesi al personale è stato chiesto di moltiplicare gli sforzi e di mettere a rischio la propria vita per garantire servizi, cure e assistenza a tutti i cittadini. E invece di essere sostenuti e riconosciuti nel loro impegno e sacrificio, vengono privati della giusta retribuzione. Non accetteremo che venga sottratto un solo euro. Tanto più visto che, proprio per i maggiori carichi dovuti al Covid, sono state definite premialità aggiuntive negli accordi dei mesi scorsi. La Regione deve rispettare i patti e consentire all’azienda di provvedere subito ai pagamenti”.
 
“A carico dell’azienda c’è un preciso obbligo contrattuale, oltre che morale. Ma la Regione Lazio deve mettere immediatamente i soldi necessari a consentire il pagamento di straordinari e produttività. Soldi rispetto ai quali si è impegnata formalmente”, rincarano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio. “L’accordo firmato il 30 aprile scorso parla chiaro: debbono essere previste risorse ulteriori per retribuire condizioni di lavoro, incarichi, premialità e fasce. Oltre ad assunzioni, progressive stabilizzazioni, potenziamento dei servizi sanitari durante e dopo l’emergenza, l’amministrazione regionale, responsabile del sistema sanitario del Lazio, si è impegnata ad integrare i fondi contrattuali, riparametrandoli sulla quantificazione dei dipendenti in servizio nelle singole aziende e in adeguamento alle disposizioni del Ccnl”.
 
“La risposta a questa fase dell’emergenza pandemica non può limitarsi ad organizzare e pubblicizzare la campagna vaccinale, perché se questa sta funzionando è merito soprattutto di operatori che stanno dando il massimo, anche oltre le loro forze. Quegli stessi operatori a cui va dato riscontro rispetto ai diritti e al riconoscimento economico. E che di certo non possono pagare il prezzo del mancato rispetto degli accordi”, concludono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “I patti si rispettano. E se non avremo risposte, il 22 giugno sarà sciopero e porteremo la nostra protesta fin sotto la sede dell’amministrazione regionale”.
 
0
0
0
s2sdefault
powered by social2s