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Nella giornata di ieri ha avuto luogo l’incontro in videoconferenza con gli assessori regionali alla Sanità, Alessio D’Amato, e all’integrazione socio-sanitaria, Alessandra Troncarelli.

Uno dei punti focali della discussione è stato lo smaltimento delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie ordinarie, sospese per tutto il periodo del lockdown e riattivate gradualmente solo di recente. Prestazioni che, in caso di ulteriori ritardi, rischiano di trasformarsi in urgenze che peserebbero molto più pesantemente sulla spesa sanitaria regionale.

“Alla Regione abbiamo chiesto di potenziare ulteriormente le assunzioni, facendo rientrare questa specifica attività nelle misure per il superamento della crisi”, ha detto Giancarlo Cenciarelli, segretario generale di Funzione Pubblica Cgil Roma e Lazio “ma anche di prevedere per il personale attualmente presente nelle strutture l’utilizzo di prestazioni aggiuntive volontarie con maggiorazioni significative della tariffa oraria, anche per quanto riguarda le prestazioni festive”.

I timori legati ad una seconda ondata epidemica dopo l’estate spingono infatti ad accelerare i processi tesi a recuperare il tempo perduto in primavera, quando l’impatto pandemico ha provocato un blocco vero e proprio delle prestazioni ordinarie su tutto il territorio regionale.

Un pericolo serio per il diritto alla salute dei cittadini del Lazio, da scongiurare velocemente con provvedimenti rapidi ed efficaci. 

“Ci aspettiamo risposte rapide soprattutto su questo punto: sia compiuto ogni sforzo possibile per smaltire le liste d’attesa in questo momento di “pausa” della pandemia, e consentire al Sistema Sanitario Regionale di presentarsi al meglio alle sfide alle quali il virus potrebbe sottoporlo nei prossimi mesi”, ha concluso Cenciarelli.

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