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"Siamo convinti che la Raggi smentirà le indiscrezioni giornalistiche che vorrebbero il Campidoglio intenzionato a prevedere nel nuovo contratto di servizio una clausola che interviene sul salario accessorio in caso di inadempienze di Ama. Per due ragioni: vorrebbe dire che la Giunta non sa che il premio di produttività è già legato ai misuratori di performance aziendali e che in attesa del bilancio i dipendenti non hanno ricevuto nemmeno la quota del 2017. Una operazione così scioccamente punitiva avvalorerebbe le tesi di chi crede che non hanno alcuna contezza dei fatti". Così in una nota Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel di Roma e Lazio.

"Chi amministra la Capitale - aggiungono - dovrebbe essere preoccupato delle spaventose condizioni di lavoro, della raccolta manuale che esplode. Dovrebbe progettare gli impianti visto che dopo due anni e mezzo abbondanti questa Giunta oltre ad aver eliminato i progetti in essere non ha saputo produrre un singolo avanzamento. In questi anni la situazione impiantistica di Roma è persino peggiorata".

"Attendiamo ancora l’approvazione del bilancio, che il Campidoglio convochi il tavolo per discutere della modifica alla delibera 52 prevista dagli accordi sottoscritti e che si apra il dibattito sul futuro del ciclo dei rifiuti. Vista anche le difficoltà che riscontriamo in azienda nel rapporto con il management e nelle relazioni industriali, ormai a un passo dall’interruzione, questo elemento non fa che peggiorare un clima in cui come sempre a pagare sono i lavoratori. Non staremo a guardare - concludono i sindacalisti – qualora si dovesse ripete la solita operazione denigratoria".

Qui la notizia su Il Messaggero del 9 gennaio 2019

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