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È stato accertato un caso di positività al Covid 19 tra il personale di sala dei Musei Capitolini, tanto da decretarne la chiusura per le giornate dell1 e 2 Novembre, al fine di effettuare le necessarie sanificazioni. 

Ciò non toglie ( e lo abbiamo chiesto a gran voce in mille occasioni) che il datore di lavoro, così come la committenza che possiede degli edifici ed il patrimonio in essi custoditi, può e deve intervenire con straordinari interventi tutte le volte che ne è in condizione. Queste operazioni di sanificazione sono obbligatorie dopo l’esito di tamponi molecolari positivi effettuati nei drive in del sistema sanitario. 
È compito della Asl avviare le procedure per informare tutta la rete dei contatti dichiarati dall’interessato. Al fine di accelerare questo lungo e articolato iter, non appena l’interessato ha ricevuto l’esito dell’accertamento ( avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri) ha provveduto ad avvisare il datore di lavoro nella giornata del 31 Ottobre. La Cgil, da parte sua, si è subito attivata per collaborare attivamente e per offrire tutto il sostegno necessario al dipendente. 
Ciò che è deprecabile, è la caccia all’untore che si sta scatenando in queste ore ed il processo ai lavoratori coinvolti ( e ai loro familiari) circa le modalità con cui avrebbero o non avrebbero comunicato la malattia.
Sono circolate informazioni sbagliate circa positività ( o presunte tali) di colleghi di cui nemmeno i diretti interessati sono ancora a conoscenza. Le lavoratrici ed i lavoratori protagonisti di questi episodi, già fortemente provati, si sono visti citati esplicitamente in comunicazioni sindacali veicolati tra i lavoratori tanto da essere stati definiti veri e propri untori.  
Sono state inascoltate, e non condivise, dall’Amministrazione Comunale, dall’Azienda e da chi avrebbe dovuto avere a cuore la salute dei lavoratori, le nostre richieste di sospensione di domeniche gratuite, di maggiore attenzione alla sicurezza, di riorganizzazione dei lavoratori impegnati su più siti ( siano essi del settore Manutenzione, Eventi, Mostre, sostituzione dei servizi al pubblico) ed oggi siamo chiamati a fronteggiare un’emergenza ampiamente annunciata.  
Nel rammentare di usare tutte le dovute cautele individuali, abbiamo nuovamente ribadito all’Azienda, così come avvenuto nel caso della sede di Via Benigni, dei Fori, dei Pit, delle Biblioteche Quarticciolo e Casa delle Letterature (tutti casi rispetto ai quali non ci risulta sia stata data così tanta attenzione da parte di chi dovrebbe occuparsi dei lavoratori) di ridurre al minimo le giornate in presenza, di riorganizzare gli spazi di fruizione delle pause, di contingentare gli accessi, areare gli ambienti e di aumentare la periodicità degli interventi di sanificazione.
Su quest’ultimo tema, Zetema ha comunicato a questa Organizzazione che nella giornata odierna avrebbe effettuato attività straordinarie di bonifica, oltre a quanto già previsto per i Capitolini, in coerenza con i protocolli anti contagio, seppur in assenza di ulteriori casi e si impegnerà a riorganizzare al più presto gli spazi di lavoro. Si informa inoltre che la Cgil si è già attivata per sostenere, sotto tutti i punti di vista, i lavoratori malati o che siano stati coinvolti in questi spiacevoli episodi. Si resta a disposizione di tutti i lavoratori e le lavoratrici per qualunque dubbio o chiarimento. 
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