Martedì 6 luglio si sono riunite in forma congiunta le Commissioni Capitoline Sociale e Scuola di Roma Capitale per discutere una proposta di integrazione al regolamento cittadino sul servizio OEPA.
Le Presidenti Zotta (scuola) e Catini (sociale) hanno esposto la proposta di integrazione per consentire ad un futuro personale diretto di svolgere le attività di OEPA, in virtù di una ipotesi di assunzione di queste figure da parte di Roma Capitale, illustrando il contenuto della delibera 47, che prevede alcune assunzioni.
Sorvolando sul fatto che la delibera 47 prevede il profilo OEPA ad esaurimento e con solo 9 lavoratori e che le 300 nuove assunzioni sono un contenitore generico di personale da definire per le categorie B, C e D ( quindi non necessariamente OEPA) abbiamo preso per vere le affermazioni della presidente Zotta e della delegata dell’assessore al personale, secondo le quali sarebbero OEPA, e considerata la procedura da loro dichiarata, il tempo che servirebbe per completare tutte le assunzioni di OEPA attualmente operanti per conto di Roma capitale, sarebbe di 30 anni. Prevedendo nel percorso la coesistenza di alcuni, il 10%, assunti dal Comune e il 90% dipendente da gestori privati in regime di appalto. Percorso molto differente da quello discusso con l’assessore al personale a luglio del 2020 da noi, insieme a Cisl e Uil, in cui si era chiesta l’attivazione di un processo straordinario come quello per assunzione dei lavoratori delle pulizie, che non lasciasse nessuno fuori o proiettasse da qui a 30 anni la chimera dell’assunzione.
Abbiamo quindi fatto delle proposte di modifica del regolamento che possano incidere da subito sul modo di svolgere il lavoro.
Non barattiamo la conquista di stabilità e dignità per tutti con la chimera di una internalizzazione di pochi, così come non barattiamo la condizione concreta e quotidiana di lavoro con la chimera di una internalizzazione.
Nel dettaglio, quel che proponiamo riguarda:
• inquadramento nella categoria D1 per le lavoratrici e lavoratori OEPA;
• definizione del ruolo e delle mansioni per eliminare le funzioni aggiuntive ed improprie di assistenza di base;
• coinvolgimento nella stesura del PEI;
• partecipazione non più facoltativa e in orario di lavoro ai GLHO
• vincoli stringenti per garantire la continuità di lavoro nei cambi appalto;
• diritto al pasto.
Anche in considerazione di nessuna contrarietà emersa ieri da parte delle presidenti e dei componenti delle commissioni, chiediamo di apportare da subito queste modifiche al regolamento.
Infine abbiamo sottoposto alle Commissioni le questioni relative a cosa accadrà a Settembre 2021: abbiamo un bando bloccato e indicazioni poco chiare dal Comune di Roma ai Municipi per come proseguire il servizio.
Abbiamo bisogno di risposte concrete e risorse per continuare un servizio che durante la pandemia ha patito gli effetti dell’emergenza e che necessita di un investimento concreto per l’adeguamento delle tariffe e la risposta reale al fabbisogni dei ragazzi con disabilità delle nostre scuole.