200 assunzioni entro settembre 2022 e altre 400 all’inizio del 2023 di insegnanti della scuola dell’infanzia e di educatrici di asilo nido, sono il risultato più importante dell’intesa sottoscritta oggi a Roma Capitale. Si dà continuità così al percorso di stabilizzazione che, come Fp Cgil di Roma e Lazio, abbiamo ostinatamente ricercato da quando, nel 2019 abbiamo chiesto, ed ottenuto, di utilizzare la selezione pubblica per le graduatorie uniche per le supplenze nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido, anche per le assunzioni a tempo indeterminato, utilizzando il comma 228quater della specifica norma Madia. Se oggi possiamo scorrere quelle graduatorie per le 600 assunzioni è grazie a quanto ottenuto allora.
La Giunta Gualtieri si è fatta carico di valutare la richiesta delle Organizzazioni Sindacali sulla possibilità nel caso si fossero liberate risorse, di anticipare le assunzioni previste per 2023 all’inizio del prossimo anno scolastico. Dopo anni di precariato, dopo l’accordo raggiunto centinaia di educatrici e insegnanti vedono la luce in fondo al tunnel attraverso la loro stabilizzazione. Questo ci dà la forza e un ulteriore stimolo a continuare la ricerca di soluzioni che diano seguito a questi percorsi. Abbiamo poi condiviso le nuove modalità di definizione degli organici e il sistema per le sostituzioni del personale assente per il nuovo anno educativo scolastico, uscendo dalle misure di emergenza dettate negli ultimi anni dalla pandemia, ripristinando e potenziando quanto si applicava nel 2019, con un’attenzione particolare a implementare le risorse di personale a sostegno dell’integrazione per la presenza di bambini e bambine con disabilità. Un accordo che guarda al recupero della qualità dei servizi alla prima infanzia, nel rispetto delle norme sulle condizioni di lavoro dei/lle docenti. Un deciso passo avanti nel migliorare le condizioni di lavoro di quel personale che ha vissuto tutte le difficoltà di tenere aperte le strutture educativo scolastiche nel periodo dell’emergenza pandemica, sia per le famiglie e I bambini e le bambine che frequentano le strutture capitoline.
Ora ci attende un’ulteriore fase ugualmente impegnativa: disegnare il futuro assetto organizzativo dei servizi alla prima infanzia di Roma Capitale, rendere le strutture e la loro collocazione, gli orari, le condizioni di accoglienza, l’identificazione di compiti, funzioni e responsabilità delle diverse figure professionali che operano nelle scuole dell’infanzia e nei nidi, per rendere il tutto più adeguato alle novità legislative (nazionali e regionali), ai bisogni delle famiglie, per garantire quel diritto all’educazione da 0 a 6 anni, sancito dalle norme, ad ogni bambino e ad ogni bambina della nostra città.