“Oggi al tavolo aziendale la direzione ci ha chiesto di prolungare l’applicazione dell’accordo sull’emergenza siglato il 5 luglio 2019 per il Tmb di Rocca Cencia.
E dire che la settimana scorsa sempre al tavolo aziendale avevamo dimostrato, buste paga alla mano, che né questo accordo né quello relativo a tutte le altre figure operative (zone, autorimesse, officine etc…) sono stati rispettati, con rilevanti ammanchi in busta paga. L’irritazione è aggravata dal fatto che la prima segnalazione sulle incongruenze nei cartellini orologio è avvenuta a inizio agosto per poi essere rinnovata, tanto per iscritto quanto per le vie brevi, a inizi di settembre, dopo che il pagamento degli stipendi ci aveva tristemente dato ragione.
Nessun accordo può essere firmato con queste premesse e senza prima una visibile applicazione degli accordi in tutte le loro parti. Visibile dalle buste paga.
La rabbia dei lavoratori per condizioni di lavoro indecorose è comprensibile, tenuto conto dei disagi sempre crescenti e soprattutto dopo due mesi di enormi disagi sul vestiario (anche in questo caso al tavolo le risposte non sono state all’altezza del problema). Non è comprensibile invece il disinteresse dell’azienda per il decoro degli operai.
Sempre sul Tmb di Rocca Cencia va segnalato che gli interventi più urgenti richiesti e non effettuati (dotazione delle maschere a carboni attivi, ripristino di uno dei polipi mancanti e sicurezza per il solo polipo funzionante) avrebbero dato quantomeno un segnale a lavoratori che operano in una vera e propria trincea.
Le Segreterie di Roma e Lazio
FP CGIL, Alessandro Russo
FIT CISL, Luigi Benedetti
FIADEL, Massimo Cicco