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Nell’indifferenza della dirigenza si allontana la sottoscrizione del CCDI per la Città Metropolitana di Roma Capitale

Ancora problemi per l’avvio dei lavori e la firma della pre-intesa che tradurrebbe i benefici del CCNL 21/5/2018 in vantaggi economici nella contrattazione decentrata per le dipendenti e i dipendenti della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Il comportamento scomposto e poco responsabile di alcuni componenti la delegazione trattante di parte datoriale ha messo in discussione il lavoro fatto da CGIL, CISL, UIL e RSU sull’intero impianto: sei mesi di lavoro fra documenti propedeutici (Aggiornamento del Regolamento PO e stesura dei criteri della nuova scheda per la misurazione della performance) e stesura della bozza del nuovo CCDI (sia la parte normativa che quella economica). Un impianto che dà risposte a chi lavora nei servizi nevralgici dell’Ente e che ha anche responsabilità penali per le mansioni che svolge; a chi si trova ad operare in condizioni differenti nella nuova struttura come gli uscieri, che oggi hanno mansioni di front-office, profondamente differenti da quelle conosciute quando l’Ente era disposto sul territorio in più sedi; agli autisti che a causa della spending review, fu l’unico comparto dell’Ente a veder diminuire parte del proprio salario  accessorio. 

In allegato il comunicato di CGIL, CISL, UIL ed RSU e la lettera spedite all’Ente.

La Coordinatrice della CMRoma

pdfComunicato per esito delegazione trattante 31 luglio 2019

pdfRichiesta chiarimenti sulla paternità degli indirizzi politici nell’Ente