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Lettera a Zaghis e Raggi su Coronavirus, AMA: tutelare i lavoratori per tutelare il servizio

Dopo che ieri, a seguito della nostra pressante richiesta, è stato finalmente convocato il tavolo con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rlssa), in serata è uscito l’ODS 51 (Misure igienico-sanitarie per il contenimento della diffusione del COVID-19). Riteniamo che la scarsa capacità di ascolto della direzione di AMA, l’intolleranza alle regole (vedi testo unico su salute e sicurezza sul lavoro) e l’incapacità di interpretare la fase – oltre che di affrontarla dando ai lavoratori segnali chiari di tutela – siano segnali preoccupanti. E crediamo che nelle prossime ore AMA debba correggere la rotta, visto anche l’aggravarsi della situazione generale nel paese e la strategicità del servizio di igiene ambientale per tutta la comunità capitolina.

Di seguito trovate la lettera inviata ad AMA e per conoscenza alla Sindaca Virginia Raggi, contenente i rilievi al suddetto Ods e le richieste a tutela dei lavoratori (scaricala in formato Pdf)

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Roma 11.03.2020

Alla C.a. dell’Amministratore Unico di Ama Spa
del Responsabile Risorse Umane
e del Datore Di Lavoro

E P.c. all’Onorevole Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi

Oggetto: misure per il contenimento del Coronavirus e rilievi su Ods n.51.


In merito alle disposizioni contenute nell’Ordine Di Servizio n. 51, le scriventi organizzazioni sindacali ribadiscono la necessità di programmare e rendere noti gli interventi di igienizzazione urgente di mezzi e ambienti di lavoro e di estendere lo smartworking al più alto numero possibile di personale amministrativo, oltre a rendere noto con quale priorità venga concesso. A tal riguardo richiediamo che l’azienda predisponga quotidianamente un bollettino, inviato a tutte le rappresentanze aziendali e agli Rlssa, contenente lo stato di avanzamento delle attività di igenizzazione di mezzi e ambienti di lavoro, e ai dati sulla concessione dello smartworking (domande, attivazioni, numero totale).

In merito alla chiusura temporanea delle docce, su cui abbiamo già espresso i nostri forti dubbi soprattutto in assenza di altre misure tangibili, riteniamo necessario che lo scaglionamento degli accessi agli spogliatoi e degli orari di attacco sia obbligatorio, non risultando dall’Ods una richiesta di programmazione perentoria rivolta ai responsabili delle unità produttive. Dall’Ods lo scaglionamento appare solo come una possibilità. La direzione dovrebbe quindi poter monitorare l’effettiva predisposizione dei diversi orari di attacco, degli accessi frazionati, e applicarla all’utilizzo delle docce e degli spogliatoi.

Da una verifica fatta sulle altre aziende, peraltro anche su quelle interessate dalle zone rosse, risulta che laddove è stata interrotta la fruizione delle docce questo è avvenuto solo per 48/72 ore ma per effettuare l’igienizzazione. Risulta inoltre che solo dopo l’igienizzazione straordinaria di spogliatoi e docce, effettuata tramite vaporizzatori, le aziende abbiano disposto l’ingresso frazionato alle docce. In nessun caso è stato interrotto l’utilizzo sine die.

Sul rispetto delle distanze di sicurezza, con particolare riferimento alla loro applicazione su tutti i mezzi aziendali, non riteniamo sufficienti le disposizioni, che non prevedono misure certe e in alcuni casi, come per le spazzatrici, appaiono persino contraddittorie.

Anche tenendo conto delle possibili ricadute sul servizio in caso di mancato contenimento, riteniamo necessaria la predisposizione di misure e procedure stringenti nella gestione delle unità produttive, ad esempio sulla creazione di assembramenti, essendo tale eventualità attualmente lasciata all’arbitrio dei responsabili.

L’ODS 51 non prevede inoltre procedure sull’igienizzazione dei mezzi. Riteniamo utile, e lo abbiamo condiviso con voi al tavolo, che, ferma restando la necessaria e costante igienizzazione di tutti i mezzi aziendali, siano gli operatori ad effettuare quella quotidiana delle superfici dei mezzi ad attacco e stacco turno, a tutela propria e dei colleghi che subentreranno dell’utilizzo del mezzo stesso. Perché questo avvenga devono essere predisposte misure e procedure chiare e perentorie, oltre che forniti igienizzanti, carta assorbente e guanti monouso.

I Segretari Generali di Roma e Lazio
Giancarlo Cenciarelli, Fp Cgil Marino Masucci, Fit Cisl Massimo Cicco, Fiadel