Il comitato direttivo della Fp Cgil CMROMA, in questa fase di costruzione del contratto decentrato, ha scelto di non scrivere comunicati sulle singole sedute di delegazione trattante perché, per le modalità secondo le quali si stanno svolgendo i lavori, ogni comunicato risulterebbe parziale e non renderebbe il quadro completo dell’argomento trattato.
La programmazione degli incontri con l’Amministrazione per le attività di confronto previste per la definizione del contratto, è intervallata dai lavori di studio dei documenti, modificati e rivisti più volte in piena collaborazione con le sigle firmatarie di contratto e insieme alla RSU aziendale. Il percorso non si limita alla produzione di un testo che garantisca il recepimento di tutte le materie previste dal CCNL firmato a maggio 2018, e non può non tener conto del contesto in cui tutto sta avvenendo, cercando alternative, tra quelle possibili che la normativa prevede, affinché tutte le procedure coinvolte siano valide e corrette.
Di certo non sfuggirà l’assenza del Direttore Generale che determina difficoltà da affrontare, perché figura inserita in tutte le procedure ed i regolamenti in uso, dalle/dai quali, come immaginabile, non si può prescindere.
I documenti che stiamo analizzando, propedeutici alla definizione dell’intero impianto contrattuale, riguardano il recepimento della normativa che ha modificato il dlgs 165/2001 relativamente alla definizione dei parametri della performance e la rivisitazione del Regolamento delle Posizioni Organizzative in base all’art. 15 comma 2 del CCNL che ha introdotto la possibilità di delegare funzioni da parte del Dirigente al titolare di posizione “con attribuzione di poteri di firma di provvedimenti finali a rilevanza esterna, sulla base di quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge e di regolamento”. L’adeguamento del testo è necessario affinché si diano indicazioni precise e definite le modalità di azione, a tutela delle funzionarie e dei funzionari che sceglieranno di candidarsi per quell’incarico.
Va anche detto che le dinamiche contrattuali lette in combinato disposto con i decreti della riforma Madia, prevedono una rivisitazione dell’organizzazione degli Uffici secondo reali esigenze ma, come noto, la politica che proviamo a stimolare sul tema da quattro anni – due per la gestione in corso, non ha mai dato risposte.
Certamente non ci sottrarremo ad eventuali richieste di informazioni verbali da parte di colleghe e colleghi sugli incontri in corso ma la cautela e la serietà ci impedisce di fare dichiarazioni su documenti in via di definizione, non ancora ufficializzati, la cui lettura separata dal testo del contratto cui fanno riferimento, non restituisce una visione vera e definita dell’argomento.
Infine non rincorreremo comunicati di sigle non firmatarie di contratto che riportano notizie parziali, imprecise e nate da un “sentito dire” o peggio ancora da notizie “rubate” ai tavoli di contrattazione e di confronto della RSU; appena il quadro sarà completo, convocheremo un’assemblea per illustrare tutti gli aspetti della trattativa e del risultato ottenuto.
Ilaria Rondinelli – Coordinatrice Fp Cgil
Roma, 3 aprile 2019