Ieri, 7 novembre 2019, una delegazione della Fp Cgil Polizia Penitenziaria Roma e Lazio ha effettuato una visita presso l’Istituto per minori di Casal del Marmo. L’istituto è la più grande realtà minorile della nazione, nonostante questo dato di fatto la gestione dell’operatività interna è rimessa ad un numero esiguo, per non dire insufficiente, di personale di Polizia Penitenziaria. Dal mese di agosto 2019, a seguito dell’emanazione del D.M. del febbraio 2019, l’istituto è stato elevato a sede dirigenziale pertanto il direttore da otto anni in carica si è vista relegata a funzioni subordinate ad un dirigente penitenziario dell’Amministrazione Penitenziaria, con incarico non superiore a tre mesi e per uno/ due giorni a settimana, in quanto allo stato attuale la giustizia minorile non ha dirigenti propri.
Ciò sta comportando notevoli difficoltà nella gestione amministrativa della struttura e nella programmazione delle attività annuali che andrebbero promosse in favore della popolazione ospitata nella struttura.
La dotazione organica di polizia penitenziaria (P.C.D. del 2018) prevede 79 unita effettive, al momento sono solo 67 (1 commissario, 1 ispettore, 2 sovrintendenti e 63 agenti/assistenti).
L’esiguità dei numeri comporta notevoli difficoltà al personale e lo aggrava di notevoli responsabilità. Basti pensare che i compiti loro demandati oltre alla operatività interna riguardano traduzioni per motivi di giustizia, affidamenti in comunità ecc. Le traduzioni sono di lungo raggio poiché l’istituto ha competenza nel distretto Lazio – Abruzzo -Molise e verso le isole.
La situazione è talmente critica che tutto il personale impiegato in attività amministrativa, quotidianamente e spesso senza soluzione di continuità, contribuisce all’operatività dei servizi.
Tutto il personale, con grande senso di appartenenza e consapevoli della responsabilità che la società gli demanda, concentrano i loro sforzi nel raggiungimento di una buona integrazione tra i giovani ospitati, di provenienza multiculturale e con esigenze spesso in contrasto tra di loro. Inoltre il personale si impegna affinché si raggiunga una sempre maggiore partecipazione dei ragazzi alle varie attività.
La struttura articolata in più parti e in modo complesso comporta un controllo costante dei ragazzi, spesso tuttavia il personale si ritrova da solo a garantire più servizi a rischio della sicurezza e dell’ordine interno. In alcune parti necessiterebbe interventi di manutenzione ordinaria e in altri straordinaria.
Anche qui è necessario un intervento mirato che possa garantire risorse umane e strumentali per la realizzazione del compito educativo che, anche e soprattutto in questo contesto, è demandato anche agli appartenenti al Corpo. La Fp Cgil Polizia Penitenziaria Roma e Lazio si impegna affinché la voce dei poliziotti possa raggiungere chi gestisce la giustizia minorile.