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i Vigili del Fuoco continuano la protesta per il riconoscimento contributivo e previdenziale

CGIL CISL UIL di Roma e del Lazio continuano nella vertenza sindacale unitaria iniziata a Giugno per tenere alta l’attenzione del Governo e della politica sulle gravi problematiche che attanagliano da sempre i lavoratori dei Vigili del Fuoco.

“Dopo la manifestazione unitaria svoltasi a Piazza Montecitorio e ai sit-in di fronte tutte le Prefetture d’Italia del 15 novembre, al partecipatissimo sciopero nazionale dello scorso 21 novembre, la protesta di questi bistrattati “operatori del soccorso” prosegue.

Le vertenze messe in campo sono rivolte al riconoscimento di una reale specificità e alta professionalità dei Vigili del Fuoco oltre che un consistente potenziamento degli organici finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi.

Occorre fare in modo che nel prossimo Decreto Fiscale e nella Legge di Bilancio l’esecutivo mantenga gli impegni formalizzati negli emendamenti presentati da tutti gli schieramenti politici, a seguito della protesta unitaria di CGIL CISL UIL, a favore della giusta retribuzione stipendiale e previdenziale dei VVF.

Inoltre è necessario trovare risorse economiche adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto, ormai, da oltre un anno.

Maggior tutele assicurative degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali per i lavoratori che operano quotidianamente nel soccorso.

E’ tempo di tradurre con fatti concreti le promesse formulate dal Governo e dalla politica circa le legittime rivendicazioni che questa categoria di lavoratori reclama ormai da troppo tempo.

Per questi motivi chiedono alla politica di essere sostenuti nelle loro vertenze per garantire un soccorso tecnico urgente efficiente ed efficace alla popolazione di questa Regione e del Comando più grande d’Italia, in termini di organici, automezzi, attrezzature, formazione e sedi di lavoro, dove difficilmente si riesce a garantire un servizio adeguato al territorio”.

Ad integrazione del Comunicato Stampa unitario le scriventi rappresentano l’esigenza di manifestare le reali condizioni in cui versa il soccorso nella regione Lazio.

“I Vigili del Fuoco che assicurano il soccorso alla popolazione nella Regione non raggiunge le 400 unità per circa 6 milioni di abitanti, compresi porti e aeroporti che, in termini di traffico passeggeri, risultano tra i primi scali in Europa.

Il numero degli interventi di soccorso raggiunge gli oltre 70 mila, con un rapporto per abitante 1 vigile del fuoco ogni 15.000 abitanti del territorio laziale.

La media di impiego (15/20 anni) degli automezzi di soccorso nei Comandi della Regione determina ripetutamente la non disponibilità per tutte le sedi del territorio.

A riguardo, attualmente, con estrema difficoltà si riesce a garantire la copertura del dispositivo di soccorso in condizione ordinaria, ricorrendo, molto spesso, ad orario straordinario.

In riferimento alla sicurezza degli operatori e in particolare alla formazione degli stessi, denunciamo il fatto che in un comando come Rome un vigile del fuoco riesce ad effettuare partecipare ad un corso di formazione ogni 3 anni.

La carenza di personale, per coprire l’ordinario e per dare respiro agli operatori si attesta intorno alle 500 unità nella regione.

Più volte queste organizzazioni sindacali hanno rappresentato al Dipartimento dei VVF questa drammatica situazione, mentre nell’imminente decreto non sono previsti adeguati potenziamenti per questa Regione”.

Scarica i comunicati unitari