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I lavoratori del sociale di Roma e Lazio verso lo sciopero generale del 16 dicembre

I lavoratori del sociale impiegati nelle cooperative sociali, che con gli appalti delle pubbliche amministrazioni svolgono attività di assistenza quotidiana a disabili, minori, anziani, poveri e immigrati hanno già pagato duramente gli effetti della pandemia.

Hanno assistito migliaia di persone in questi mesi di difficoltà nelle scuole, negli ospedali, nei centri diurni, nell’assistenza domiciliare, nelle case famiglia, nei servizi all’immigrazione.
Migliaia di lavoratori sono stati messi in FIS per mesi, percependo retribuzioni troppo vicine alla soglia di povertà (circa 5 euro per ora di contratto). Gli altri hanno continuato a lavorare in condizioni di difficoltà assistendo quotidianamente disabili, minori, anziani, poveri e immigrati e ad oggi non hanno ricevuto alcun riconoscimento per il lavoro fondamentale che svolgono per la tutela della cittadinanza.
Le retribuzioni dei lavoratori del sociale non rientrano certo nelle fasce per cui sono previste le riduzioni e anche per loro: 
 le bollette raddoppiano
 gli stipendi non aumentano
 con la fine degli ammortizzatori sociali per Covid torna il rischio dei licenziamenti
 i Comuni non hanno le risorse per i servizi mettendo a rischio ad ogni cambio appalto retribuzioni e diritti
 si regala sempre più libertà e fondi alle imprese senza controllo e non si combatte l’evasione fiscale, né grande né piccola
 non si riformano le pensioni dando attenzione ai lavoratori del sociale che difficilmente rientrano nei lavori per cui si può andare in pensione prima, come se fare l’OSS fosse uguale a lavorare in ufficio
 non si tutela la sicurezza sul lavoro, neanche per chi ogni giorno entra nelle case di anziani, disabili e minori 
Con questa manovra le fasce di reddito più basse secondo la manovra percepiranno aumenti irrisori che non basteranno neanche per coprire l’aumento del costo della vita.
Per esempio, se il mio reddito è 50.000 euro i miei primi 15mila euro saranno tassati al 23%, dai 15.001 a 28.000 al 25% (ora al 27%) e la parte restante al 35% (ora al 38%), con il risultato di circa 740 euro di tasse in meno da pagare.
Ma se il mio reddito è di 26.000 euro mi vedrò tassata la prima parte di reddito al 23% e il resto (11mila) a 25% (anche qui, anziché 27%) con ben 45 euro in meno da pagare all’anno.
OSS, fisioterapisti, Assistenti domiciliari, educatori, ausiliari, cuochi, psicologi, aec/oepa, autisti, mediatori culturali, operatori dell’accoglienza, autisti-soccorritori, assistenti sociali, assistenti alla comunicazione, infermieri impiegati nelle cooperative sociali e nelle realtà del privato sociale in sciopero il 16 dicembre
Ci vediamo in piazza del Popolo per far sentire la nostra voce!
 
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