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Fine consiliatura: politiche del personale, cinque anni persi inutilmente!

In Città Metropolitana di Roma Capitale nel corso degli egli anni che la Consiliatura che sta per finire si è svolta Cgil, Cisl, Uil e la RSU si sono trovate più e più volte a cercare il dialogo con la parte politica e amministrativa convinte che insieme, tramite il confronto e il dialogo fosse possibile attuare proficue politiche del personale, come da tradizione nell’Ente, con i governi precedenti.

Dal nostro osservatorio invece, in questi cinque anni in materia di politiche del personale, possiamo affermare di essere andati avanti “a braccio”, costretti a figurare come dependance dell’Ente “patrigno” ma senza usufruire degli stessi benefici (concorsi, utilizzo delle graduatorie esistenti fatte scadere senza dare risposte a lavoratrici e lavoratori, una ricognizione e la successiva razionalizzazione del personale, etc).

I consiglieri delegati, la figura idealmente più vicina agli assessori, che avrebbero dovuto affiancare i servizi e coordinare l’azione politica con quella amministrativa, hanno subito continue avvicendamenti e giri di poltrone: dopo le prime nomine nel 2016 i cambi sono avvenuti nel 2017, nel 2018, tre volte nel 2019 e l’ultima nel 2020, determinando discontinuità nell’esercizio delle funzioni, esattamente come accaduto per la delega al personale che nell’arco del quinquennio è stata affidata alla Consigliera Zotta, poi al Consigliere Colizza e poi di nuovo alla Consigliera Zotta costringendo l’azione sindacale, ad ogni nuovo insediamento, a rappresentare gli stessi temi dal principio, vanificando il lavoro fatto fino a quel momento.

Discontinua anche la presenza dei vertici politici e amministrativi, situazione che ha influito sui tavoli di confronto e sulle procedure da attuare, in seguito agli accordi definiti ai tavoli di contrattazione, necessarie all’attuazione degli stessi. Dopo il primo vicesindaco, durato in carica poco più di un anno, c’è stato un vuoto di 15 mesi in cui l’Ente è rimasto orfano di una guida politica di riferimento, in balia di sé stesso; si sono succeduti tre segretari generali di cui uno, per soli otto mesi, anche direttore generale che dietro di sé, sulle politiche del personale, ha lasciato solo macerie.

Un caos totale probabilmente motivato dal fatto che nel proprio programma elettorale la compagine politica che ha guidato la Città Metropolitana di Roma Capitale dal 2016 ad oggi, non aveva previsto alcuna azione, né proposto alcuna idea o fatto alcuna previsione che facesse comprendere la visione politica e gestionale necessarie a guidare l’Ente negli anni di governo che si accingeva ad affrontare.

Eppure, proprio nel 2016, eravamo in un momento fondamentale di cambiamento: contestualmente all’entrata in vigore della legge 56/2014 che ha riformato le Province, leggi di bilancio hanno dettato tagli drastici in termini economici e con fatica l’Ente ha evitato il default; contestualmente ci fu il trasloco della gran parte degli uffici dal territorio nella sede unica di Viale G. Ribotta evento che, da subito, avrebbe richiesto una revisione delle mansioni del comparto delle/degli addette/i ai servizi di anticamera ma solo su insistenza della Cgil, la procedura si sta perfezionando in questi ultimi sprazzi di Consiliatura.

Gli accordi di agosto 2020 dovevano rappresentare un rinnovato percorso di relazioni sindacali invece si è preferito non rispettarli e la mancata applicazione ha impedito di procedere alla razionalizzazione del personale attraverso cambi di profilo utili a sostenere i servizi in affanno per i molti pensionamenti e successivamente procedere alle assunzioni. Invece si è perso solo tempo e tentato di risolvere il tema della mancanza di personale, provando a privatizzare parte del settore della viabilità. Tutto scongiurato grazie all’intervento di Cgil, Cisl e Uil presso la Prefettura.

Infine la riorganizzazione, arrivata in questo ultimo segmento di consiliatura e che soltanto su carta ha la pretesa di attuare la legge 56/2014 ma nei fatti ha agito sugli uffici potenziando parti dell’Ente che nulla hanno a che vedere con le funzioni fondamentali (Ambiente, Edilizia Scolastica e Viabilità) che, invece, sono state impoverite.

Di seguito il volantino a firma congiunta delle strutture regionali e aziendali pdfFine consiliatura: il bilancio di Cgil, Cisl, Uil e RSU in CMRoma