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COVID: Lo smart-working per contrastare la pandemia

In questi giorni, con l’inasprimento della trasmissibilità del virus COVID19 e delle sue varianti, abbiamo fatto presente all’Amministrazione, ancora una volta, la necessità di ricorrere allo smart-working quale mezzo di prevenzione per contrastare la pandemia.

Nelle ultime settimane l’Ente ha registrato diverse situazioni di positività tra le colleghe e i colleghi che hanno lavorato in presenza; la necessità di ridurre i contatti all’interno degli uffici è quindi divenuta una scelta di buon senso necessaria e non la pedissequa applicazione di regole brunettiane che poco conoscono le tematiche legate agli ambienti di lavoro, i repentini cambiamenti di rotta pandemici e la fruibilità dei mezzi di trasporto sempre più affollati e inevitabilmente, fonte di contagio.

Già prima delle festività natalizie segnalavamo all’Amministrazione la necessità rivedere le regole dell’uso dello smart-working adottate dall’Ente e dopo l’ennesima sollecitazione scritta e verbale avvenuta in delegazione trattante il 21 dicembre scorso e le distanze prese da Cgil, Cisl, Uil e la RSU dalla circolare nr 43 del 27/12/2021 del Direttore del U.C. Risorse Umane, finalmente si è trovata una soluzione.

Da tempo auspicavamo ci fosse un coordinamento della dirigenza che allineasse e tenesse in armonia le indicazioni valide  indistintamente per tutti gli uffici della Città Metropolitana al fine di salvaguardare la salute di lavoratrici e lavoratori; finalmente in una riunione di tutta la dirigenza di mercoledì 29 dicembre, avvenuta alla presenza del Capo di Gabinetto, ha prodotto una modifica della circolare citata con una programmazione di rientri che prediligono l’uso dello smart-working e attraverso una programmazione su base mensile, avrà le seguenti articolazioni a seconda del tipo di orario in uso alle/ai dipendenti:

  • – orario articolato su cinque giorni settimanali con due rientri: potrà essere programmata la presenza esclusivamente in tutti i giorni di rientro più un giorno da 6 ore da individuare nell’arco delle 4 settimane;
  • – orario articolato su cinque giorni da 7h12”: sarà programmata la presenza per tre giorni a settimana tranne una, da individuare nell’arco delle 4 settimane, nella quale i giorni in presenza programmati per ciascuno saranno pertanto due;
  • – orario articolato su quattro giorni settimanali: sarà programmata la presenza in due giorni a settimana più un ulteriore giorno da individuare nell’arco delle 4 settimane;
  • – rimangono invaiate le disposizioni per le lavoratrici e i lavoratori fragili.

Il 10 gennaio è stata programmata una delegazione trattante nella quale chiederemo ulteriori indicazioni all’Amministrazione sulla distribuzione di mascherine FFP2 e anche sulla modalità con le quali avviene la loro distribuzione alle lavoratrici e ai lavoratori visto che, ancora oggi, ci risulta che non in tutte le sedi ci sono i distributori all’esterno ma è il dirigente che ne gestisce la consegna giornaliera che sembrerebbe, avenire soltanto su richiesta. Chiederemo inoltre di fare i primi approfondimenti sul POLA per il quale abbiamo presentato a firma unitaria Cgil, Cisl, Uil e la RSU, una bozza quale base di discussione per rendere il lavoro da remoto (telelavoro, smart-working, co-working) strutturale nell’Ente.

Di seguito le ultime due lettere spedite all’Amministrazione per sollecitare la decisione univoca di tornare a presenze più esigue negli uffici:

pdfLettera del 20 dicembre 2021 – prima richiesta di un regime restrittivo in presenza

pdfLettera del 28 dicembre – Accessi nelle strutture incontrollate e presa distanza dalla circolare circolare dell’Ente