Tanta confusione in Città Metropolitana: evitare di infettarsi con il COVID sembra più un braccio di ferro invece che un fatto di sicurezza per tutte e tutti.
A due giorni dalla decisione di rinviare il rientro al 50% nello stabile di Viale G. Ribotta i direttori dipartimentali, che operano nella struttura, tornano a dare indicazioni contrarie e senza alcun coordinamento.
Lo avevamo chiesto un coordinamento, proprio per evitare che in una situazione come quella di Ribotta, dove su ogni piano/corridoio spesso insistono dirigenti differenti,si determinassero regole di convivenza in contraddizione fra loro.
I contenuti della documentazione sulla sicurezza fornita dagli uffici del responsabile dell’immobile di Ribotta, non soddisfano in alcun modo gli RLS ed i componenti del Comitato Anti-Covid di parte sindacale e che, ai rispettivi tavoli, hanno sempre contrastato. Nella documentazione abbiamo trovato “misure vaghe, incomplete che non costituiscono vere e proprie prescrizioni, non comprovando spesso obblighi precisi per le lavoratrici ed i lavoratori, lasciando spazio all’interpretazione”.
In una lettera inviata alla parte politica, direttoriale e dirigenziale e a tutte le colleghe ed i colleghi abbiamo espresso il nostro dissenso per quelle misure, a nostro avviso non idonee a contenere la pandemia da COVID-19.
Nei prossimi periodi continueremo a vigilare su quanto accadrà, secondo le prescrizioni contenute nel Protocollo Anti-Covid attivo nell’Ente.