A seguito della nostra nota prot. 0375/2020 del 24 febbraio e delle richieste avanzate in sede di Delegazione Trattante di lunedì 3 marzo, iei siamo stati convocati dall’Amministrazione affinchè ci venisse illustrata la procedura messa in atto per il lavoro agile come disposto nelle circolari governative di questi giorni quale misura di contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Ad oggi la nostra Amministrazione è tra quelle ritenute al di fuori delle aree così dette “rosse” nelle quali almeno una persona deve risulta positiva al COVID-19. Il Governo ha provveduto a regolamentare i vari gradi di gravità secondo i quali attivare misure più o meno restrittive, a seconda dell’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale e con D.P.C.M. 4 marzo 2020 è stato disposto tra gli altri, la modalità di lavoro agile che può essere applicata nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali.
In assenza di un provvedimento che definisca un grado differente da quello in cui l’Ente è stato individuato e che imponga la chiusura delle strutture pubbliche, nella necessità/obbligo di dover assicurare i servizi, l’Ente ha utilizzato tutta la normativa contrattuale a disposizione per la stesura della circolare che regolamenterà il periodo di emergenza.
I dirigenti si sono già attivati per organizzare i servizi ed il personale secondo le misure adottate dalla circolare sotto allegata: sono previsti 4 giorni a settimana di smart working ed un giorno di rientro, l’estensione dello smart working per chi già lavorava in questo regime un giorno a settimana e permessa la “smartizzazione” di tutti i lavori che non richiedono il collegamento a procedure specifiche ma semplicemente un’applicazione (word, excel), un file su cui lavorare anche tramite l’uso di mezzi propri.
Per monitorare la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori che accederanno allo smart working sarà necessario compilare una domanda che non darà luogo una graduatoria ma semplicemente sarà lo strumento per attivare la procedura.
Abbiamo ottenuto venga istituito un osservatorio affinchè tutte le domande inoltrate anche quelle che apparentemente non trovano collocazione per attivare lo smart working possano essere esaminate con più attenzione e autorizzate.
Tutta la documentazione:
Ilaria Rondinelli – Coordinatrice