Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl : “Ccnl atteso troppi anni, ritardo intollerabile. Aprire subito la trattativa, Regione e ministro intervengano”
La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Rsa indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per rivendicare l’apertura del tavolo negoziale sul contratto non si ferma. Oggi le federazioni regionali di categoria hanno portato la protesta fin sotto la sede dell’Aris Lazio, con un presidio che ha nuovamente messo in fila le ragioni del personale delle residenze sanitarie assistenziali rispetto ad un ritardo, quello per il nuovo Ccnl, di oltre un decennio.
“La situazione è gravissima. L’attesa delle lavoratrici e dei lavoratori per giusti salari, giusti diritti e giuste tutele ha di gran lunga oltrepassato la soglia della vergogna, mentre Aris e Aiop continuano a nascondersi rifiutandosi di assumere le proprie responsabilità e di rispettare gli accordi presi in occasione del rinnovo del Ccnl Sanità privata”, dichiarano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di categoria Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio.
“Vogliamo un contratto che riconosca diritti e professionalità in linea con gli standard salariali e normativi della sanità privata, gli stessi da noi sottoscritti nel 2020 con queste stesse associazioni datoriali. L’urgenza è divenuta un imperativo morale per cancellare anni di disparità, dumping e sfruttamento. Tanto più di fronte al sacrificio messo in campo da tutto il personale delle Rsa durante l’emergenza pandemica, quando nessuno si è sottratto ai compiti di cura e assistenza, mettendo a rischio la propria salute e, in troppi casi, anche la vita”, proseguono i sindacalisti.
“La nostra protesta proseguirà sempre più decisa, nel Lazio dove porteremo avanti il nostro calendario di assemblee e iniziative, come in tutto il Paese. E’ inaccettabile che le parti datoriali non si siano mai rese concretamente disponibili neanche ad avviare il tavolo negoziale. Mentre ad aggravare ulteriormente la situazione, a livello nazionale, abbiamo dovuto registrare la posizione espressa da Aiop che, nel corso dell’incontro per l’esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione con il Ministero del Lavoro, si è dichiarata indisponibile ad aprire un negoziato congiuntamente ad Aris. Pretendiamo che il ministro della Salute e la Regione Lazio si facciano sentire: niente risorse pubbliche a chi non rispetta i lavoratori e non rinnova i contratti”.
“Il diritto alla salute e alla cura, è un legittimo diritto di ogni cittadina e cittadino e passa anche per i diritti delle lavoratrici e lavoratori che lo garantiscono. Per questo, come richiesto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nazionali al ministro Roberto Speranza, anche in relazione ai contenuti del DL Concorrenza, ci aspettiamo che si apra finalmente un tavolo di confronto che veda anche la presenza della rappresentanza delle Regioni. In assenza di risposte, siamo pronti a tutte le iniziative, anche le più eclatanti”.